Gente d'Italia

Arriva la birra “fatta con l’aria”: una geniale idea tutta italiana

Viene dall’aria, il piacere di bere una buona birra che ora diventa anche pienamente ecosostenibile grazie alle risorse naturali utilizzate da un piccolo birrificio artigianale umbro: soprattutto l’aria, ovvero la risorsa più preziosa oltre che inattesa.

Sans Papiers - Biere de l’Air”, creata grazie alla collaborazione fra il birrificio Flea di Gualdo Tadino e due giovani imprenditori, Alessio Lucattelli e Martina, titolare della catena di ristoranti ecofriendly, sfrutta proprio una delle risorse più essenziali alla vita come l’aria, per spillare una birra chiara viva non filtrata e non pastorizzata, ad alta fermentazione e rifermentata in bottiglia. Come funziona questo ingegnoso sistema – l’idea, in verità, è semplice, ma finora nessuno ci aveva mai pensato – lo ha spiegato proprio uno degli imprenditori coinvolti nel progetto, Alessio Lucattelli.

«L’ingrediente principale di qualsiasi birra è l’acqua. E così, in un momento in cui la reperibilità di acqua potabile sta diventando globalmente un problema sempre più rilevante, abbiamo pensato di mettere a punto un macchinario in grado di estrarre l’acqua direttamente dall’umidità presente nell’aria», ha detto.

Il sistema è stato brevettato dalla startup Veragon di Perugia, che estrae acqua dall’aria, la depura e mineralizza, e utilizza già questo procedimento in villaggi dell’Africa e dell’Asia e sulle piattaforme petrolifere. «L’acqua ottenuta in questo modo – ha aggiunto Lucattelli – viene purificata e mineralizzata a piacimento. Per il resto, il malto e il frumento utilizzati provengono da coltivazioni a chilometro zero, e vengono seguiti metodi di lavorazione del tutto artigianali. Insomma, Sans Papier è davvero una birra ecosostenibile».

«È davvero emozionante – ha detto dal canto suo Martina Lucattelli – essere i primi al mondo nella produzione di una birra completamente sostenibile. Questo è il primo passo verso la realizzazione di prodotti rispettosi dell’ambiente in cui viviamo» “Sans Papiers” ha una gradazione alcolica di 4,8% e grazie ai suoi vivaci sentori di agrumi è particolarmente versatile negli abbinamenti con i cibi e può essere bevuta come drink.

«Con Sans Papiers, il birrificio Flea andrà a rafforzare la propria posizione nel settore della produzione di birre artigianali – ha detto a GQ Italia l’amministratore Matteo Minelli – L’obiettivo che ci poniamo è quello di offrire al consumatore un prodotto di eccellenza completamente ecosostenibile, che consenta di uscire da certi modelli di consumo omologanti della società contemporanea. Le opportunità che presenta il mercato sono davvero rilevanti: dal punto di vista economico contiamo di raggiungere importanti risultati gia` nel biennio 2018-2019».

La birra Sans Papiers per ora è disponibile online sul suo sito www.sanspapiersbeer.it in fusti e in bottiglie da 50 cl e nei ristoranti della catena “Gesto”, di proprietà di Martina Lucattelli, nelle città di Perugia, Milano, Firenze e Bologna. L’obiettivo però è quello di estendere presto le vendite ad altri ristoranti e alla grande distribuzione, con buoni margini d’affare per quella che potrebbe diventare una nuova tendenza tutta italiana nel settore delle birre artigianali.

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