Gente d'Italia

Niente danaro alla “Banca del Tempo” ma scambio paritario di prestazioni

Niente euro e nemmeno vecchie lire. L’unica valuta è il tempo disponibile che diventa unità di scambio. Non siamo all'antico baratto ma il sistema ci somiglia: scambio di tempo contro altro tempo e di prestazioni contro altre prestazioni. Basta andare alla Bdt (Banca del Tempo), diventare correntista, depositare le proprie unità di tempo disponibili, ricevere un libretto degli assegni dal valore minimo di mezz’ora e poi utilizzarlo – come ha spiegato Elisa De Meo, una delle promotrici dell’ultima agenzia inaugurata in Italia, quella di Borgobello, la prima di Perugia – «per concludere transazioni nelle quali mettere a disposizione e scambiarsi competenze, capacità e saperi», in una condizione di completa parità tra le persone.
Lo sportello perugino, al quale in una sola sera si sono iscritte cento persone, è stato intitolato alla scrittrice Clara Sereni, scomparsa recentemente che, da assessore alle Politiche sociali del Comune, 20 anni fa provò a dare vita a un’iniziativa analoga.
Ma cos'è e come funziona una BdT? Fondata a Parma nel 1992 grazie all'intelligenza
creatrice di gruppo di donna e ora sempre più presente in tutto il mondo, è un istituto di credito molto singolare dove non si versa e non si preleva danaro e i clienti "depositano" la loro disponibilità a scambiare in maniera paritaria prestazioni varie con gli altri tempo-correntisti.


«Nessuna gerarchia da carriera o da curriculum vitae», spiega Stefano Vaselli, uno dei promotori della Banca del Tempo di Perugia. I tempo-correntisti offrono ciò che sono in grado di fare e ricevono ciò di cui hanno bisogno. Un’ora al computer vale quanto un’ora di giardinaggio, un’ora impiegata per pulire le verdure vale come un’ora di lezione di musica, un’ora di lezione di lingue quanto un’ora di assistenza a un anziano e così di seguito. Addirittura, il correntista che di tempo ne ha poco, potrà moltiplicarlo mettendo a
disposizione anche di altri le attività che si effettuano per se stessi e i propri familiari, come fare la spesa o accompagnare a scuola anche i bambini di una mamma che di prim'ora deve recarsi in ufficio, ricevendo in cambio un aiuto per "guadagnare tempo" in altri ambiti.
Tutti, senza limiti di età, possono partecipare. Potranno mettere a disposizione degli altri le proprie competenze e ciò diventa, secondo Vaselli, «un importante strumento che consentirà di offrire piccoli aiuti quotidiani specie in tempi di crisi».
Il cliente della BdT ha un unico obbligo, quello di pareggiare il conto, restituendo il “tempo ricevuto”, senza alcuna distinzione in base alla condizione economica, sociale o professionale, magari coniugando l’utilità con il piacere. Tutto sotto l’insegna di «Il Tempo è prezioso, mettilo in Banca».

di ELIDA SERGI

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