Le realtà di Castelvenere, Guardia Sanframondi, Sant'Agata dei Goti, Solopaca e Torrecuso - in rete per la candidatura del territorio “Sannio Falanghina” - ottengono il prestigioso riconoscimento assegnato da Recevin, la Rete comunitaria delle 800 Città del Vino.
Il concorso è unico nel suo genere e si pone l'obiettivo di mettere in risalto l'influenza della cultura enologica ed enoturistica nella società, nel paesaggio, nell'economia, nella gastronomia e nel patrimonio e il suo valore per l'Unione Europea. La nomina è stata ufficializzata nella cornice del Parlamento dell'Unione Europea a Bruxelles, durante l'incontro svoltosi nel pomeriggio del 10 ottobre.
A ricevere la delegazione dei cinque Comuni - guidata dai sindaci Mario Scetta, Floriano Panza e Carmine Valentino - un prestigioso parterre presieduto dall'eurodeputato Nicola Caputo. All'incontro hanno preso parte gli eurodeputati Piernicola Pedicini e Isabella De Monte, il presidente di Recevin José Calixto, il presidente e il direttore dell'Associazione nazionale delle Città del Vino italiane, Floriano Zambon e Paolo Benvenuti, il rappresentante dell'Associação de Municípios Portugueses do Vinho Pedro Magalhães Ribeiro, il presidente Acevin Spagna Rosa Melchior e l'ex Ministro dell'agricoltura Paolo De Castro.
Dopo il Portogallo, con Torres Vedras-Alenque “Città Europea del Vino 2018”, l'ambito titolo di Recevin ritorna all'Italia, con il territorio campano che ottiene tale fregio dopo quello di Marsala (2013) e Conegliano-Valdobbiadene (2016). Per l'intero corso del 2019 è previsto un ricco programma di appuntamenti, eventi, manifestazioni culturali ed enogastronomiche che animeranno i cinque Comuni che hanno avanzato la candidatura e l'intera Valle del Calore, territorio dove si coltiva il 40% dell'intera produzione viticola della Campania.
Articolato e variegato il percorso di iniziative che proietterà questo territorio all'attenzione dell'intera Europa, che nasce grazie ad un forte spirito della rete, elemento fortemente caratterizzante il sistema complessivo delle Città del Vino, che nella rete e con la rete può raggiungere obiettivi importanti.
“L'investitura del Sannio - dichiarano i sindaci - rappresenta un significativo riconoscimento dello storico legame della nostra terra con il vino, oltre naturalmente a premiare le sue produzioni di eccellenza, che nascono dai sacrifici di viticoltori appassionati, il cui prezioso lavoro è fondamentale non solo per la produzione di ottimi vini, ma anche per il prezioso ruolo di sentinelle di un territorio di qualità”.
“Il progetto “Sannio Falanghina” – ricordano – mira a rafforzare le attività di sensibilizzazione per la cultura e la tradizione del vino, coinvolgendo le imprese, i cittadini e l'intero territorio in attività di promozione della risorsa vino. E si pone l'obiettivo di preservare le risorse naturali e paesaggistiche attraverso uno sviluppo sostenibile del territorio. Abbiamo presentato un ricco dossier che coinvolge venti realtà comunali, tra queste anche la città capoluogo, che contiene 120 azioni ed attività da realizzare nel corso del prossimo anno, delle quali un'alta percentuale saranno destinate ad avere effetti nel tempo. Non solo iniziative promozionali, ma anche uno stimolo a sviluppare una cultura dell'accoglienza, intesa nell'accezione più ampia”.
Il Sannio, sottolineano i sindaci, “è un territorio ricco, con una grande storia che ha lasciato testimonianze importanti, con un patrimonio unico di ricchezze, capace di attirare l'attenzione dei "viaggiatori del territorio", di quei turisti che intendono il viaggio come occasione di crescita e di arricchimento delle proprie conoscenze, della propria cultura. Dobbiamo essere bravi non solo a far conoscere queste ricchezze, dobbiamo aprire le porte del nostro territorio, coccolare i visitatori, facendoli sentire accolti in una comunità che vuole comunicare loro i propri valori, la propria cultura, il proprio stile di vita. Operando in questo il 2019 potrà rappresentare un anno di svolta per il nostro territorio, per il suo sviluppo anche in termini turistici”.