Il Partito democratico chiede che la questione dei tagli all’editoria venga discussa nell’aula del Senato. Lo ha chiesto, in un intervento che ricalca la dichiarazione rilasciata qualche giorno fa, il parlamentare dem Roberto Rampi. Nel suo invito, Rampi ripercorrendo le ultime giornate campali sul fronte relativo ai tagli all’editoria, afferma: "Abbiamo ascoltato le parole di un sottosegretario che di fronte a una platea plaudente ha annunciato la volontà di tagliare le risorse per il pluralismo dell’informazione. Questo, purtroppo, nel ‘900 lo abbiamo già visto; è già successo che si intervenisse davanti a platee plaudenti per chiudere piccole e mettere a tacere le voci indipendenti. Questa legge attuale, invece, nasce proprio con l’obiettivo contrario, quello di sostenere questa industria".
Rampi ricorda le ultime novità legislative in tema di editoria e spiega: "Nella scorsa legislatura abbiamo votato una nuova legge sul pluralismo, recependo anche gli emendamenti di chi oggi è sottosegretario. Circolano però informazioni prive di fondamento, che parlano di passato dato che si dispongono risorse per editori puri, piccoli editori e voci locali".
Quindi Rampi conclude: "Spero non sia per fare cassa, per un fraintendimento o per propaganda, non voglio nemmeno pensare sia per mettere a tacere il pluralismo dell’informazione. Tuttavia non vogliamo che si faccia un danno alla struttura democrazia liberale che si innesta sull’indipendenza dei poteri e dell’informazione. Questo Senato presti attenzione a quanto sta avvenendo e il sottosegretario venga nelle aule preposte. Non ci tireremo indietro".