La scuola elementare 139 è situata nella periferia rurale di Montevideo nel quartiere storicamente chiamato Capra e conosciuto oggi anche come Manga rural. Una zona questa come tante altre nel secolo scorso popolata prevalentemente da emigrati italiani ma con una particolarità: come ha svelato una ricerca condotta da questo centro educativo, la maggior parte di questi emigrati veniva dalla Calabria. Ecco perché nel 2009 la scuola passò a chiamarsi con il nome di questa regione meridionale punta della penisola.
Con un'allegra cerimonia, la scuola ha celebrato il 123esimo anniversario della sua fondazione con tanto di decorazione speciale basata sui colori delle tre bandiere dell'Uruguay, dell'Italia e della Calabria. All'evento ha partecipato anche una delegazione dell'Associazione Calabrese di Montevideo profondamente legata alla scuola fin dalle sue origini. Durante la giornata si sono susseguiti sul palco diversi spettacoli artistici e musicali tra cui una tarantella interpretata da un gruppo di alunni del terzo anno e l'esibizione del coro La calabrisella nato all'interno dell'associazione.
"Per noi" -ha raccontato a Gente d'Italia Miriam Villella, segretaria dell'associazione e integrante del coro- è stata una grandissima emozione vedere l'impegno di questi bambini nella preparazione della festa. Accompagnati dalle maestre e dai genitori, hanno sfilato esibendo con grande orgoglio vestiti preparati manualmente con materiali riciclati all'insegna dei nostri colori. Erano tutti molto ben curati e felicissimi di poter celebrare questo anniversario insieme a noi. Si sentono molto legati all'Italia".
Oltre alla Villella, la delegazione calabrese venuta a rendere omaggio alla scuola ha visto anche la presenza di: Pasquale Donato (vicepresidente), Maria Teresa Tortorella (consultrice presso la Regione Calabria), Leopoldo Faviere, Alfredo Tortorella e Fabricio D'Alessandro. Per la segretaria dell'associazione il fatto che una scuola pubblica in Uruguay porti il nome della regione rappresenta "un motivo di grande orgoglio" e anche "un omaggio a tutti quegli emigrati calabresi che popolarono questa zona e si sforzarono di assicurare un'educazione ai loro figli e un futuro migliore".
Alla luce di queste considerazioni, i rapporti tra le due istituzioni continuano ad essere molto forti oggigiorno: in numerose occasioni infatti la collettività calabrese è intervenuta per aiutare una scuola considerata di "contesto critico" per la zona circostante. Tra gli ultimi interventi solidali si segnalano le donazioni di pittura, di libri ed enciclopedie oltre alla collaborazione per l'organizzazione di diverse lezioni tematiche.
Matteo Forciniti