Cesare Battisti si è recato a San Paolo, dove si è riunito con i suoi rappresentanti legali, e tornerà a Cananeia, dove risiede, nei prossimi giorni. Lo ha detto all'ANSA Igor Tamasauskas, avvocato dell'ex terrorista, dopo alcuni reportage di stampa secondo i quali l'ex terrorista rosso sembrava aver fatto perdere le tracce.
Interrogato su una possibile presa di posizione dell'ex terrorista, dopo che il presidente eletto brasiliano Jair Bolsonaro ha assicurato che intende estradarlo in Italia, l'avvocato ha puntualizzato che il suo cliente "non ha bisogno di pronunciarsi in nessun modo", giacché "dispone di una decisione del Supremo Tribunale Federale (Stf) che garantisce la sua permanenza in Brasile", emessa un anno fa da Luiz Fux, magistrato dell'alta corte. In base a questa misura giudiziaria, il governo brasiliano non può concedere l'estradizione di Battisti finché il Stf non avrà deciso se un capo dello Stato ha la facoltà di modificare una decisione presa da un suo predecessore.
"Nessuna fuga assolutamente, in Italia possono dire quello che vogliono. Io sto andando a casa ed è tutto tranquillo". Lo ha detto Cesare Battisti in un'intervista esclusiva al Giornale Radio Rai negando qualsiasi tentativo di lasciare il paese. "Vado a San Paolo una volta al mese, cinque giorni al mese per ragioni mediche. Questa volta anche per trattare la pubblicazione del mio libro - ha spiegato -. Sto tornando a casa come sempre, quindi non c'è niente di allarmante, non sto facendo niente oltre la routine".
"Bolsonaro può dire quello che vuole, io sono protetto dalla Corte Suprema. Le sue sono solo parole, fanfaronate. Lui non può fare niente, c'è una giustizia, io per la giustizia sono protetto, lui non ha nulla a che vedere con questo", afferma escludendo di essere preoccupato: "Assolutamente. Bolsonaro non penso abbia interesse a creare discordia tra tra il potere giudiziario e l'esecutivo. Si parla, ognuno può dire quello che vuole. Io non ho nessun problema".