In ogni città i vivi e i morti convivono: i vivi si muovono per le strade cittadine e per i suoi edifici, sempre indaffarati nelle loro stressanti routine quotidiane, e i morti invece a riposare tra le mura dei cimiteri. E non dovete credere che i cimiteri siano luoghi senza vita, privi di qualsivoglia attrattiva, malinconici.
Certo un po’ di malinconia c’è tra quei sentieri immersi nel verde e nel silenzio, e fa parte del loro fascino dopotutto, ma i cimiteri sono anche luoghi di memoria, dove i ricordi collettivi e quelli personali si mescolano e si fondono tra loro, dove i fiori portati sulle tombe non sono tristi, ma, anzi, colorati omaggi alla vita che scorre.
Ci sono in Italia alcuni cimiteri che meritano di essere visitati, luoghi suggestivi costellati da meravigliose opere d’arte funeraria, che sono stati scelti come ultima dimora inoltre da personaggi davvero molto importanti. Ecco i tre cimiteri italiani a nostro avviso più belli.
CIMITERO DI VENEZIA ISOLA DI SAN MICHELE
Oltrepassare la soglia di un cimitero è sempre un’esperienza carica di emozioni. Si ha infatti la consapevolezza di entrare in un luogo sacro, dedicato esclusivamente al riposo eterno. Se per raggiungere il cimitero è necessario prendere un traghetto, queste emozioni si fanno ancora più intense. Questo è ciò che accade al cimitero di Venezia, che sorge infatti sulla piccola isola di San Michele.
Lasciarsi alle spalle la città navigando sulle calme acque lagunari e vedere avvicinarsi sempre più velocemente il perimetro di mattoni rossi del cimitero, riempie il cuore di commozione: sembra il luogo perfetto per i defunti, lontano da tutto, immerso nel silenzio, sospeso sulle acque, forse sospeso persino sul tempo e sullo spazio. Dai muri spuntano alti cipressi ed eccolo San Michele ad attendere i visitatori sulla riva. Varcando la soglia del cimitero di Venezia è possibile passeggiare tra aree molto diverse tra loro: questo è infatti un cimitero pluriconfessionale che offre dimora eterna a cattolici, evangelici, ortodossi, israeliti. Più cimiteri in uno, si potrebbe dire.
È suggestivo osservare come ogni fede abbia la sua cultura funeraria: a differenza di ciò che ci si potrebbe immaginare infatti il modo di disporre i morti è diverso da cultura a cultura così come la realizzazione delle bare, opere d’arte con caratteristiche peculiari. Non vogliamo rovinarvi la sorpresa raccontadovi tutti questi dettagli, non esiste niente di più bello al mondo infatti che scoprirli con i propri occhi! Alcune tombe purtroppo sono un po’ rovinate a causa del contatto costante con la salsedine, ma anziché essere un difetto, questo è un dettaglio capace di rendere questo luogo ancora più magico e suggestivo, offrendo infatti quella leggera decadenza che in un cimitero ci si attende dopotutto di poter assaporare. Qui riposano anche molte persone famose.
Ricordiamo il poeta Ezra Pound ad esempio che, dopo una vita travagliata – tra condanne per propaganda antiamericana, campi di concentramento e manicomio – ha trascorso l’ultimo periodo in Italia e ha scelto come sua dimora eterna questa deliziosa isoletta. Anche il compositore Stravinskij ha scelto il cimitero di Venezia e persino un premio Nobel è sepolto qui, il poeta russo Brodskij. Volete scoprire tutti i personaggi famosi presenti e andare a visitare le loro tombe? C’è una cartina all’ingresso del cimitero a vostra disposizione!
CIMITERO MONUMENTALE DI MILANO
Un cimitero-isola come quello di Venezia è destinato alla staticità: resterà ormai per sempre uguale a se stesso, immutato, e forse è anche questo suo destino a renderlo tanto affascinante, un luogo come dicevamo prima che appare come sospeso nel tempo e nello spazio. Ci sono cimiteri che hanno invece un destino del tutto diverso. Costruiti sulla terraferma e lontano dal centro cittadino, hanno spazio per potersi ampliare mano a mano che i defunti aumentano di numero. Il cimitero monumentale di Milano rientra a pieno titolo in questa categoria.
Dall’800 a oggi infatti la sua superficie è aumentata notevolmente sino a raggiungere i 250.000 metri quadri. Non c’è staticità qui: è un cimitero in divenire e scegliere di esservi sepolti è un ultimo gesto che lega alla comunità. Passeggiando per i sentieri del cimitero di Milano si sente questo senso di appartenenza alla comunità e i defunti che hanno reso famosa questa città ne sono una riprova come, ad esempio, Pirelli oppure Rizzoli. A ornare le tombe sono presenti meravigliose opere d’arte realizzate da importanti nomi come Lucio Fontana, Medardo Rosso e Giò Pomodoro. Anche le cappelle sono delle vere e proprie opere d’arte, progettate da importanti nomi del mondo dell’architettura milanese come Marcello Piacentini e Giò Ponti.
CIMITERO MONUMENTALE DI STAGLIENO A GENOVA
Ci sono cimiteri talmente tanto ricchi di opere d’arte funerarie da poter essere considerati a pieno titolo dei musei a cielo aperto. Tra questi, il cimitero monumentale di Staglieno a Genova. Le statue in marmo che ornano le tombe dei nobili genovesi della seconda metà dell’800 sono state realizzate da importanti artisti come Santo Varni, Augusto Rivalta, Demetrio Paernio, Eugenio Baroni.
Tra i personaggi importanti che riposano in questo luogo magico ricordiamo invece Giuseppe Mazzini e la moglie di Oscar Wilde. Il carattere più importante di queste opere: la vividezza che riescono ad emanare. Proprio per questo motivo non si ha la sensazione di essere davanti ad opere decadenti, non si ha la sensazione della morte che ci si attende di provare in un cimitero. Queste statue hanno la vita dentro, come se nelle loro vene scorresse davvero il sangue, come se non fossero fatte di marmo ma di carne a tutti gli effetti. Una strana sensazione, dobbiamo ammetterlo, capace di evocare un concetto davvero molto importante: che la morte dopotutto fa parte della vita.
Non solo statue, immersi in questi giardini dove la vegetazione è lussureggiante e a tratti anche piuttosto selvaggia, sono presenti anche porticati, scale monumentali, un pantheon, tutto rigorosamente in candido marmo bianco. Anche se è vero che questi sono in assoluto i cimiteri più belli e suggestivi d’Italia ci teniamo a sottolineare che ogni cimitero ha il suo fascino. Può non dare riposo a personaggi famosi e può non essere costellato da opere d’arte di alto livello, ma tra le sue mura, in quel silenzio a tratti surreale, ha comunque molte storie da raccontare. Non possiamo che consigliarvi allora di visitare ogni cimitero che vi capiterà di incontrare.
E ricordate che neanche le dimensioni contano. Ci sono piccoli cimiteri di campagna, con i muri tanto bassi che anche dalla strada le poche decine di tombe presenti sono visibili, che sono in grado di regalare emozioni uniche, tanto intense da accompagnarvi per il resto della vita.