Non si placa lo scontro tra Italia e Unione Europea sui conti. L'ultimo affondo è di Bruxelles: la Commissione UE, infatti, ha tagliato le previsioni sul pil del 2018 da 1,3 per cento a 1,1 per cento, limando quelle per il 2019 di 0,1 punti percentuali: 1,2 per cento.
Riviste al rialzo, invece, le stime sul deficit, con aumento nel 2018 da 1,7 a 1,9 per cento e balzo in avanti nel 2019 fino addirittura al 2,9 per cento, per poi assestarsi l'anno successivo sul 3,1 per cento. Tutto questo, naturalmente, a causa delle misure programmate dal governo gialloverde.
"Le stime potrebbero cambiare se cambia la manovra", fa sapere Moscovici. Ma in Italia si grida al complotto. Per il ministro Tria si è trattato di una "defaillance tecnica della Commissione e di una analisi non attenta e parziale di Documento Programmatico di Bilancio, legge di Bilancio e andamento dei conti". Integerrimo Conte: "Andiamo avanti con le nostre stime. Ogni altro scenario è inverosimile".