Si è svolta in piazza Castello a Torino la manifestazione "Sì, Torino va avanti". Nonostante la pioggia, Torino si mobilita per dire no ai no, per sostenere le grande opere come la Tav e per ritrovare la forza di mettersi in gioco, senza rinunciare a priori a iniziative come le Olimpiadi. La piazza è autorizzata per 20mila persone, ma si stima che i manifestanti siano stati almeno 10mila in più.
IL PROMOTORE DELLA PETIZIONE Tra i primi a raggiungere piazza Castello Mino Giachino, sottosegretario ai trasporti nel governo Berlusconi e promotore della petizione a favore della Tav che ha raccolto 60mila firme in pochi giorni. "Da oggi nulla sarà più come prima", dice Giachino.
"Cambia il clima intorno alle grandi opere per rilanciare l'economia, in questa piazza - afferma l'ex esponente democristiano - c'è un Pil che si aggira intorno ai 20 e 30 miliardi se contiamo imprenditori e lavoratori".
IN STRADA ANCHE I LEGHISTI Al corteo, vestiti di arancione come richiesto dagli organizzatori per sottolineare la non appartenenza ad alcun colore politico, anche i parlamentari della Lega eletti in provincia di Torino: "Rispettiamo gli impegni assunti con M5S, che ha chiesto un approfondimento sulle modalità di realizzazione dell'opera attraverso un'analisi costi e benefici, ma ribadiamo con forza che l'opera va realizzata", dicono compatti.
"La nostra partecipazione alla manifestazione è innanzitutto un segno di rispetto e di attenzione verso il mondo produttivo e imprenditoriale piemontese che oggi - aggiungono - ha deciso di scendere in piazza e che manifesta evidentemente un disagio".
LE PAROLE DI MARIASTELLA GELMINI Presente anche la deputata di Forza Italia Mariastella Gelmini: "Da Torino arriva un importante insegnamento al Paese", dice l'ex ministro. "Torino sta facendo una grande cosa per l'Italia, perché la gente ha capito che con la propaganda non si va da nessuna parte".
"Sono qui con alcuni parlamenti di Forza Italia - prosegue Gelmini - ma vogliamo rispettare la connotazione civica di questa manifestazione. Questa piazza è ottimismo, parla alla crescita e allo sviluppo. Sono grata a Torino e ammirata dalle tante donne che hanno deciso di scendere in piazza per dare un segnale di presenza e di risveglio rispetto a un governo che dice 'no' a tutto: alle infrastrutture e alla crescita".
IL TWEET DELL'EX PREMIER Anche Matteo Renzi vicino ai manifestanti. "A Torino stamattina inizia la fine di chi dice solo no - scrive l'ex premier su Twitter - No alla Tav, no alle Olimpiadi, no alla crescita. L'Italia sta sperimentando che con i NO si ferma tutto. Tornerà presto il tempo di chi dice SI. Grazie Torino".