Accade a Orbetello, città lagunare della Maremma Toscana. Mare e laguna, storia, l’industria pesante dismessa, e ora un’iniziativa meritevole almeno di un applauso. Un’autentica innovazione il vigilante sui pulmini scolastici. Ma per fare cosa? Semplice e importante il motivo: evitare problemi di bullismo o comunque gesti spiacevoli nei confronti dei più piccoli. Il vigilante sui pulmini, quelli che accompagnano i bambini delle scuole elementari e delle medie negli istituti e poi li riportano a casa. A Orbetello quest’anno, per
questa che può essere considerata un’autentica innovazione sotto il profilo della sicurezza. Laddove provoca dispetto il fatto che su un pulmino pieno di bambini piccoli si avverta l’utilità/necessità di avere una figura di controllo. Attenzione, però: la richiesta è arrivata direttamente dai genitori dei ragazzi. Il sindaco della cittadina maremmana si è immediatamente adoperato, dopo aver valutato i pro e i contro dell’iniziativa da porre in essere.
Il sindaco Andrea Casamenti, eletto nel 2016 con la lista civica legata al centrodestra "Patto per il futuro", in sede di programmazione dell’operazione "vigilante anti bulli", ha scelto la strada più breve e diretta. Quando si parla di ragazzi in età scolare, siano essi appartenenti alla scuola elementare piuttosto che alla media inferiore, l’immediatezza nella decisione è d’obbligo. Un dovere e punto. Le famiglie, alla fine, hanno espresso totale approvazione. Molto contente della scelta operata dal sindaco di Orbetello, la città del fu ministro Matteoli, scomparso a causa di un incidente stradale nel 2016. Ma come è stato possibile realizzare questa scelta che mira a difendere i ragazzi che vanno a scuola da eventuali gesti di bullismo da parte di bulli, siano essi pure loro studenti, ma più grandi, di età maggiore?
Ha funzionato alla grande l’accordo con una ditta che ha accettato le regole dell’ultimo bando. Che prevedeva appunto, per l’aggiudicazione dell’appalto, la presenza di una figura di controllo sui mezzi delle scuole elementari e medie. Una figura assunta proprio per questa ragione dalla ditta che gestisce il servizio. Mentre, si sa, per i pulmini che si occupano dei bambini della scuola materna la figura di controllo è prevista dalla legge. Siamo in presenza di un investimento importante da parte del comune di Orbetello. Quattrocentomila euro. L’innovazione, particolarmente significativa, ha prodotto risultati immediati. Frutti davvero cospicui, già notati e valutabili in occasione di problematiche segnalate su un mezzo. Grazie alla figura di controllo, il vigilante, le problematiche sono state risolte brillantemente.
"Possiamo parlare di un vero successo", parola della vice sindaco e assessore alla cultura di Orbetello, Chiara Piccini, soddisfatta dall’esito di riscontri immediati. Certo, un altro modo ci sarebbe per arginare gli episodi sgradevoli che derivano dal bullismo imperante: parlarne all’interno delle scuole. Incontri e corsi nelle aule per discutere di violenza e bullismo. E come evitarli entrambi. Utopia o che cosa? Iniziative di questo tipo, incontri e corsi nelle aule, comunque non riguardano il Comune di Orbetello. Il sindaco Casamenti ritiene che debbano essere a discrezione delle singole scuole. Ma in passato progetti di questo tipo, pure intrapresi con decisione, non sono mai arrivati a compimento. Il comune di Orbetello si segnala anche per iniziative come quella di mettere a disposizione, per ogni scuola, un defibrillatore per le emergenze. Istituiti corsi di preparazione e abilitazione per insegnati e bidelli. Va da sé che quella del vigilante a bordo dei pulmini scolastici rappresenta con certezza una sicurezza in più per i genitori. Ineludibile però quella punta di amaro, per il fatto che si sia sentito il bisogno del vigilante anti bullismo. Comunque, complimenti vivissimi a Orbetello.
Franco Esposito