AL G20- A Buenos Aires, dove si è recato per prendere parte ai lavori, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha voluto rassicurare gli italiani dicendo che il governo sta lavorando alla Manovra "in un clima di fiducia con i mercati e con gli investitori". Il premier ha spiegato che "le reazioni dei mercati finanziari non ci lasciano indifferenti" e che
"lo spread ancora alto non mi trova distratto", precisando, tuttavia, che il suo obiettivo è proprio quello di "superare questa situazione" perché "si possa lavorare e realizzare le
manovre in un clima di fiducia con gli investitori stranieri, stakeholder importanti nella logica della nostra politica economica".
NON DELUDEREMO GLI ITALIANI- "Noi non scendiamo al di sotto di quelle che sono le riforme per cui ci siamo impegnati di fronte agli italiani", ha poi proseguito il presidente
del Consiglio dicendosi "d'accordo" con il Presidente della Repubblica sulla necessità di "tenere i conti in ordine: noi lavoriamo negli interessi degli italiani, di questa e delle
prossime generazioni". Il leader dell'esecutivo giallo-verde ha quindi ricordato che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump "ha citato l'Italia come il paese in cui
investire" poi, rispondendo a una domanda su un'ipotesi di bilaterale con il presidente della commissione europea Jean-Claude Juncker a margine del vertice, ha affermato
che in Argentina, al tavolo dei grandi, incontrerà politico lussemburghese "per continuare il dialogo". Quindi, in merito al rapporto deficit/Pil, l'inquilino di palazzo Chigi ha dichiarato che il tema "non sono i numerini ma i cittadini", specificando: "Vedo che siete legati a questo numerino, il 2,2%. Ma io non parlo di decimali. Credo piuttosto nel dialogo con l'Europa, senza però tradire gli italiani".
NON SIAMO UN RISCHIO PER NESSUNO- Andando più a fondo nei motivi del confronto-scontro con Bruxelles, il presidente del Consiglio ha chiarito che "potremmo ragionevolmente recuperare un po' di risorse finanziarie, ma l'importante è mantenere le promesse fatte". Le nuove risorse, ha poi aggiunto il premier, "saranno destinate alla negoziazione con Bruxelles. Io le utilizzerei per irrobustire il piano degli investimenti". Infine Conte ha poi replicato alle parole del presidente della Federal Reserve Jerome Powell, che aveva definito "fonte di rischio" il braccio di ferro tra Roma e Bruxelles. "L'Italia - ha affermato - non è un rischio per nessuno".