Il popolo "Sì Tav" torna in piazza. Dopo Torino e Milano ecco Verona, dove domattina, il popolo schierato a favore della Torino-Lione si schiererà all'ombra dell'Arena, per sollecitare il Governo a non rinunciare alle grandi opere, che in Veneto sono la Pedemontana, la Tav, il Mose, l'infrastrutturazione immateriale, con fibre ottiche e banda larga. L'appuntamento è alle 10.30 in piazza Bra, davanti al palazzo municipale e, appunto, all'Arena. Parlerà Mino Giachino, tra i promotori della manifestazione di Torino, dello scorso 10 novembre.
PRESENTI ANCHE LE ASSOCIAZIONI
Seguirà una puntualizzazione sulla Tav in Veneto e sulle altre opere in cantiere, poi gli interventi sul lavoro. A mezzogiorno la conclusione. Una ventina le associazioni che interverranno nella città scaligera: Apindustria Confimi Verona, Apindustria Confimi Vicenza, Confartigianato Verona e Veneto, Casa Artigiani Verona, Casa Artigiani Padova Rovigo Venezia, Confagricoltura, Cisl Verona, Cisl Veneto, Uil Verona, Ugl Verona, Ugl Veneto, Verona Network, Innovazione Valpantena Lessinia, Rete Popolare, Verona Stone District. Poco meno di 1500 le adesioni di imprese e gruppi alle petizione on line www.change.org/p/veneto-si-tav.
L'APPELLO AL GOVERNO
"Ci proponiamo di far sentire al governo la volontà del popolo veneto che ha a cuore il futuro delle proprie famiglie, dei propri giovani e del lavoro - hanno spiegato i promotori -. Il Veneto realizza da solo il 9.2% del PIL italiano e ha assoluto bisogno di essere dentro la rete di trasporti del futuro per il suo sviluppo e rilanciare l'economia di una Regione che ha sempre dimostrato efficienza e volontà di realizzare". "È la prima volta che la gente scende in piazza per dire Sì a qualcosa, qui in Veneto - ricorda il coordinatore Germano Zanini - . Ci si è abituati a dire di no. In questo caso, invece, la prospettiva è diversa. Ed è inconsueto che l'iniziativa unisca tutto il mondo del lavoro, sindacati, imprese e categorie".