Basta utilizzare il presepe per polemiche sterili. ll presidente della Conferenza Episcopale Italiana, cardinale Gualtiero Bassetti, dà voce a tutta la sua preoccupazione per le polemiche che hanno investito il presepe, sempre più oggetto di propaganda politica. "Tutto ciò - afferma il presidente della Cei - è indice del clima di immiserimento culturale del dibattito pubblico. Non so se, come dice il Censis, viviamo in una società 'incattivita'; a volte, però, si ha la sensazione di assistere ad una discussione pubblica dai toni eccessivi che sul web, troppo spesso, supera il limite della decenza". "Gli attacchi contro la Chiesa ci sono sempre stati e ci saranno anche in futuro. In tutta franchezza, però, - osserva Bassetti - mai avrei immaginato che il presepe potesse essere utilizzato per polemiche così sterili. A tutti quanti mi permetto di dare un consiglio: lasciate il presepe alle famiglie e ai bambini. Ammiratelo e contemplatelo nella sua arte e nella sua semplicità evangelica". Che ne è stato della proposta del vicepremier Luigi Di Maio sulla chiusura dei negozi nei giorni festivi? Se lo chiede il cardinale Gualtiero Bassetti. "Non so cosa sia successo e quali considerazioni sono sopraggiunte - dice - Per tutti i cristiani la domenica rimane il giorno del Signore e per tutti i cittadini il giorno del meritato riposo", dice il porporato. "Rimango convinto, però - aggiunge il presidente della Cei - che da una migliore organizzazione del lavoro, in cui si valorizzi il tempo libero e si riconosca sempre la dignità della persona, tutta la società trarrebbe giovamento". Arriva, poi, una nuova sferzata del presidente della Cei ai cattolici perché si facciano sentire più convintamente su famiglia, lavoro, giovani e Mezzogiorno. Il cardinale Bassetti rilancia la necessità di un nuovo impegno dei cattolici in politica. "I cattolici - osserva il porporato -, prima di tutto, sono chiamati a prendersi cura dell'Italia intera e a ricucire il Paese dai tanti strappi presenti nella società e nel territorio: le popolazioni terremotate, per esempio, aspettano con ansia una risposta concreta. E poi ci sono i temi che ho sempre ripetuto in questi anni: la famiglia, il lavoro, i giovani e il Mezzogiorno. A questo proposito, vorrei ricordare la grande figura di Pino Puglisi. Un martire della mafia, un gigante della fede e un esempio di impegno civile per tutta l'Italia". "Per molto tempo, come ha detto il Papa, abbiamo 'ignorato' il dramma atroce" della pedofilia. È quanto ha detto il presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti, parlando con l'Adnkronos a proposito della piaga degli abusi del clero in vista del vertice, voluto da Bergoglio, che a febbraio ha convocato i capi delle Chiese in Vaticano. "Sicuramente scaturirà un messaggio di fermezza nei confronti di chi ha commesso questi fatti orribili e un invito a non coprire mai la ricerca della verità", afferma Bassetti. La Cei è al lavoro per stilare nuove linee guida nella lotta alla pedofilia, a partire da una più accurata analisi psicologica e psichiatrica nei seminari, con la realizzazione di un Servizio Nazionale per la tutela dei minori. "Oggi bisogna affrontare il dramma della pedofilia con coraggio, contrizione e determinazione. Un aspetto importantissimo, che ci sta particolarmente a cuore, è quello della prevenzione", osserva il porporato. Il presidente dei Vescovi italiani condanna, poi, l'attentato al mercatino di Natale a Strasburgo ed esprime la sua vicinanza alla famiglia di Antonio Megalizzi, il giovane giornalista che non è sopravvissuto agli spari dell'attentatore ed è deceduto ieri dopo aver lottato per giorni tra la vita e la morte. "Il mio pensiero e le mie preghiere vanno ad Antonio Megalizzi e a tutte le vittime di questo attentato, alle loro famiglie, alle quali rivolgo un abbraccio affettuoso, e a tutti i feriti", dice il cardinale Gualtiero Bassetti all'Adnkronos. "Di fronte alla morte di queste persone innocenti, uccise da un gesto così vile e barbaro, - la denuncia del porporato - rivolgo a Dio le mie suppliche e invoco la protezione di Maria Madre della misericordia per tutti i loro cari: questo è il momento del dolore e della preghiera".