L'arresto e il monitoraggio elettronico di Cesare Battisti erano stati sollecitati due volte nei mesi scorsi dal pubblico ministero federale del Mato Grosso do Sul, Silvio Pettengill Neto, preoccupato da un possibile tentativo di fuga del terrorista: le autorità brasiliane, però, hanno ignorato i suoi segnali d'allarme.
Lo afferma il sito di notizie G1, secondo cui tra aprile e maggio il pm del Mato Grosso do Sul aveva dato notizia di un vero e proprio piano di fuga di Battisti. Le sue richieste di arresto del terrorista sono state poi respinte per "mancanza di prove" il 20 aprile dal giudice del terzo Tribunale penale di Campo Grande, Bruno Cezar da Cunha Teixeira.
Anche il tribunale regionale federale ha bocciato la richiesta di monitoraggio di Battisti con cavigliera elettronica, una prima volta il 6 agosto e una seconda l'11 novembre, poco più di un mese fa. E oggi Battisti è latitante, proprio come aveva previsto il pm Pettengill Neto, inascoltato.