In occasione della Giornata Mondiale della Pace, Papa Francesco lancia un messaggio rivolto soprattutto alla classe politica. “Non sono sostenibili i discorsi politici che tendono ad accusare i migranti di tutti i mali e a privare i poveri della speranza” ha detto. “La pace si basa sul rispetto di ogni persona, qualunque sia la sua storia, sul rispetto del diritto e del bene comune, del creato che ci è stato affidato e della ricchezza morale trasmessa dalle generazioni passate”.
A cento anni di distanza dalla fine della Prima Guerra Mondiale, Bergoglio sottolinea che “oggi più di ieri conosciamo il terribile insegnamento delle guerre fratricide, cioè che la pace non può mai ridursi al solo equilibrio delle forze e della paura. Tenere l'altro sotto minaccia vuol dire ridurlo allo stato di oggetto e negarne la dignità”.
Il Pontefice chiama a raccolta gli “artigiani della pace” e condanna i “vizi della politica” e la “vergogna della vita pubblica” che si traducono in “corruzione, xenofobia e razzismo”.
Quindi, sì “alla buona politica che è al servizio della pace e che rispetta e promuove i diritti umani fondamentali”.