Avrebbe lavorato affinché il sostegno pubblico alla stampa e all’editoria in lingua italiana all’estero non fosse abolito. "Rai Italia e la stampa italiana all’estero - aveva detto - vanno protette e rafforzate, perché oltre a informare i nostri connazionali diffondono la lingua italiana nel mondo". Praticamente aveva fatto sue le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il primo garante della Costituzione italiana e l’unico in grado di fermare la barbarie dello stop ai contributi pubblici.
La norma in questione, in soli tre anni, metterebbe in crisi il tessuto diffuso dell'informazione libera e getterebbe nell'assoluta incertezza migliaia di lavoratori. Ma torniamo a Merlo. Oramai lo si vede in giro per il mondo più che altro impegnato a farsi i selfie. Di quella promessa di "lavorare" affinché il pluralismo dell’informazione non venisse meno per colpa di una scellerata decisione del governo gialloverde, non se ne sente più parlare. Insomma, da Masaniello della libertà di stampa, il senatore si è trasformato in breve tempo in Ponzio Pilato: di questo argomento se ne sta letteralmente lavando le mani. Forse perché ora anche la Lega ha deciso di appoggiare in questa folle decisione il MoVimento 5 Stelle?
Della serie: probabilmente è meglio farsi i fatti propri e non mettersi contro i vari Di Maio e Salvini, oggi alleati di governo. E dunque la promessa di battersi per i diritti degli italiani all’estero che rischiano di essere privati del pluralismo dell’informazione per il sottosegretario? Per il momento, Merlo preferisce inserirla nel dimenticatoio. Insomma, meglio "sposare" per esempio le parole a dir poco populiste di Matteo Salvini: "I milioni risparmiati – ha argomentato in maniera a dir poco capziosa per convincere della bontà della sua tesi il leader del Carroccio - potrebbero andare ad aiutare un disabile in difficoltà". Il leghista ha cercato poi di ridurre la portata della norma, parlando di "taglio minimo".
In soldoni, si parla di un milione di euro da distribuire tra 4 quotidiani per gli italiani all’estero e più di 150 periodici. Una vera e propria questua a cui noi di Gente d’Italia non ci stiamo affatto. Difatti il comitato il redazione del nostro e Vostro quotidiano ha deciso che continuerà a "farsi il mazzo" (scusate l’intercalare, ma ci vuole) anche gratis pur di continuare a fare il nostro onesto mestiere di cronisti, e cioè raccontare la verità dei fatti. E non darla vinta agli antidemocratici Salvini, Di Maio, Crimi... Certo per l'Editore ci saranno problemi: c'é lo scoglio delle somme da pagare ogni mese alla tipografia, ai grafici, agli impiegati, alla distribuzione, le tasse e le previdenze al Bps, agli operatori telefonici, ai collaboratori... Un giornale che si rispetti come il nostro - e lo diciamo con una punta di orgoglio - è stato fin dal principio e sarà sempre in regola con tutti gli attori della filiera editoriale...
Ma stiano tranquilli i tagliagola della carta stampata M5S e Lega, noi non ci piegheremo, non andremo da loro col cappello in mano come stanno facendo loro con l'Europa... Non l'abbiamo fatto in 18 anni non lo faremo ora. Mai a braccetto con i potenti di turno, mai a schiena piegata con ambasciatori e consoli che non fanno gli interessi degli italiani nel mondo. "Vi criticano, vi attaccano le istituzioni? Allora fate un buon giornale..." dicevano i grandi della carta stampata Ghirelli, Montanelli, Afeltra... E noi, se il Presidente Mattarella ultimo baluardo della democrazia nel nostro Paese riuscirá a far ragionare i nuovi governanti italiani sul concetto della democrazia e del pluralismo delle voci, statene certi, continueremo a fare il nostro dovere. Anche criticandoli, ci mancherebbe altro. Quelle critiche che il governo gialloverde non vuole leggere e per questo è meglio togliere di mezzo. Costi quel che costi. A loro niente. Alla democrazia, tantissimo.
P.S.: A proposito, oltre al sottosegretario Merlo che fine ha fatto la Federazione Unitaria Stampa Italiana Estero??? Non dovrebbe come minimo protestare? Non dico cominciare la guerra, ma almeno inviare un forte messaggio a Di Maio, Salvini e Crimi, no??? Chi difenderá dalla ghigliottina gialloverde i quattro quotidiani e le oltre 150 testate periodiche italiane all'estero??? E i parlamentari eletti all'estero, il Cgie, i Comites, cosa fanno???