I lavori della Commissione Bilancio della Camera alle prese con la terza lettura della manovra non saranno ripresi da una telecamera. Niente web tv dunque, come richiesto dalle opposizioni, che denunciano il doppio standard dei 5 Stelle, saliti alla ribalta e al governo proprio al grido “trasparenza”.
Il gruppo grillino non si scompone richiamandosi alle procedure in vigore: “La trasmissione tramite web tv non è ammessa neanche con voto all’unanimità. La pubblicità dei lavoratori è prevista solo per le audizioni. Se Pd e Fi pensano di poter cambiare le regole così come pensavano di cambiare la Costituzione italiana si sbagliano di grosso”.
Sull’altro lato della barricata infuriano le proteste. “M5S nega la pubblicità dei lavori in commissione bilancio attraverso il web. Non erano quelli della trasparenza? Si vergognano? Che fine ha fatto lo streaming?”, twitta Maria Elena Boschi del Pd.
“Vergogna”, grida Renato Brunetta di Forza Italia. La nota del portavoce dei 5 Stelle e vice presidente della commissione Bilancio Giuseppe Buompane, chiude a ogni ipotesi di ripensamento e anzi contrattacca polemica: “Le opposizioni gridano allo scandalo per l’assenza della diretta streaming? Forse non ricordano che a impedirlo è un regolamento che di certo non è stato introdotto dal MoVimento 5 Stelle! Di sicuro cambieremo il regolamento, ma in questo momento ci sono altre priorità. E questo le opposizioni lo sanno bene, per questo motivo le stanno provando tutte per ritardare i lavori in commissione. Il loro obiettivo sembra quello di andare in esercizio provvisorio e creare un danno al Paese, il nostro invece è quello di approvare in tempi rapidi una manovra che finalmente, dopo anni di austerity, darà risposte concrete agli italiani”.