Un fiume di persone è sceso in piazza a Ulan Bator ieri, nonostante le temperatura di 20 gradi sotto lo zero, per chiedere le dimissioni del presidente del Parlamento della Mongolia, Enkhbold Miyegombo, e dei vertici dei due principali partiti del paese (noti collettivamente con l'acronimo Manan), coinvolti negli scandali corruttivi che da mesi infiammano il dibattito politico nel paese. Enkhobold e altri sono sospettati di aver ottenuto 23 milioni di dollari vendendo impieghi e cariche governative. Un gruppo bipartisan di parlamentari che sta disertando la sessione plenaria in segno di protesta ha firmato una lettera che chiede le dimissioni del presidente del parlamento "Non consentiremo una situazione in cui le correnti del Manan si spartiscano la ricchezza e le risorse del paese, mentre ai cittadini non resta nulla", ha dichiarato uno dei parlamentari che appoggiano la protesta, Ayursaikhan Tumurbaatar. "L'inquinamento dell'aria, la povertà, le diseguaglianze economiche sono tutti problemi iniziati quando Enkhobold era sindaco di Ulan Bator", ha aggiunto il politico.