Dalla Corte di Strasburgo una tirata d'orecchie all'Italia. I giudici del tribunale europeo hanno condannato il nostro paese per aver violato il diritto alla difesa di Amanda Knox nell'interrogatorio del 6 novembre 2007.
In quella occasione la giovane statunitense, accusata dell'omicidio di Meredith Kercher, fu interrogata in assenza di un avvocato quando erano già state formulate accuse penali nei suoi confronti.
La Corte ha stabilito che non ci sono prove che confermino i maltrattamenti alla ragazza da parte della polizia, ma ha sanzionato comunque l'Italia per la violazione dei diritti della difesa.
Alla Knox dovranno essere versati 18mila euro tra danni morali e spese legali, sempre che entro i prossimi tre mesi una delle due parti non dovesse ricorrere in appello. Da Seattle la Knox ha fatto sapere di essere stanca: "Spero sia l'ultima vicenda giudiziaria legata a questa storia".