La prima volta era stata programmata a metà febbraio. La seconda pochi giorni fa. In entrambi i casi l’esito è stato negativo e l’incontro organizzato dal Comites di Montevideo è saltato.
Dopo innumerevoli ritardi, dubbi e scontri oggi una cosa è certa: l’Uruguay sarà assente alla seconda conferenza dei giovani italiani nel mondo che si terrà a Palermo dal 16 al 19 aprile organizzata dal Cgie (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero). L’ennesima sconfitta italiana in Uruguay nasconde, tra le altre cose, anche il grande scontro che si sta consumando all’interno del Comites, diviso fra le due fazioni di Filomena Narducci e Renato Palermo che reggono un esecutivo precario.
“Questa assenza è un’opportunità persa, un vero peccato" afferma il presidente del Comites Alessandro Maggi che ammette subito: “Non si è lavorato bene, è mancato il coordinamento nell’organizzazione. Dispiace perché l’Uruguay meritava di esserci come successe dieci anni fa in occasione della prima conferenza". La riunione prevista e poi saltata due volte sarebbe dovuta servire per scegliere il giovane italouruguaiano da mandare in Italia valutando le candidature presentate delle associazioni.
Secondo Maggi l’esito negativo è da attribuirsi innanzitutto ai “problemi organizzativi del Cgie" a cui si aggiungono anche i “problemi interni del Comites". “Da parte del Cgie"-spiega- “è mancata chiarezza sulle informazioni e in particolare sulle risorse economiche che avrebbero dovuto finanziare il viaggio, un aspetto quest’ultimo fondamentale per un’iniziativa del genere. Il Comites, tra l’altro, doveva fare un lavoro di diffusione e non poteva utilizzare i propri fondi per questa cosa. Non avevamo sponsor e questo era un ulteriore problema. Magari dieci anni fa sarebbe stato facile trovarli ma oggi la realtà è abbastanza diversa. Convocare i giovani va benissimo ma bisognava anche stare attenti a non creare false aspettative".
Un altro aspetto che ha giocato a sfavore dell’Uruguay, dice Maggi, “è stato il periodo estivo" dove è “sempre difficile organizzare qualcosa e mobilitare la gente". Il rappresentante uruguaiano del Cgie Renato Palermo fornisce ulteriori chiarimenti sulla questione: “Ho illustrato la situazione a Silvia Alciati che fa parte della commissione del Cgie che sta organizzando la conferenza e, visto nostro il ritardo, mi ha detto che c’era il rischio di non poter più partecipare. Ho trasmesso queste informazioni al Comites che ha deciso di annullare la riunione".
Nell’individuare le responsabilità di questo insuccesso, Palermo punta il dito innanzitutto contro il Comites che ha “dei problemi di funzionamento con tempi molto lunghi che non consentono di seguire un programma come quello che era stato proposto". Cosciente di questa situazione ricorda: “Io avevo iniziato una serie di incontri con le associazioni per coinvolgerle nell’iniziativa e anticipare i tempi ma sono stato duramente criticato da alcuni membri del Comites".
Allo stesso tempo il consigliere uruguaiano riconosce le mancanze del Cgie per quanto riguarda l’aspetto economico dato che “il finanziamento ricevuto per il 2019 è stato molto inferiore alle aspettative e ciò ha provocato dei cambi nell’organizzazione". “Il Cgie" -dichiara- “aveva promesso di aiutare alcuni Comites nel finanziamento delle spese del viaggio ma si trattava comunque di un’ipotesi, qualcosa che non era del tutto certo e avrebbe potuto demotivare i giovani a partecipare".
Non sembra però essere scoraggiato e intende guardare avanti: “È vero che abbiamo perso un’opportunità di partecipazione ma ricordo comunque che ci sono state delle difficoltà generali dovute all’organizzazione e ciò ha provocato l’esclusione anche di altre importanti città del Sud America e del mondo. Su 150 Comites ne parteciperanno solo 50. In ogni caso verrà data la possibilità di seguire on line la conferenza e ci impegneremo a diffondere le decisioni che verranno prese".
Matteo Forciniti