Che gli italiani, specialmente in politica, tendano a farsi prendere in giro, è abbastanza acclarato dai fatti, purtroppo. Si tratta di un vizio nostrano, che sviluppato nel centrosud, con la Lega di Salvini, sembra abbia attecchito piuttosto bene anche al nord. Insomma, sempre più pesantemente, si cade nella trappola del canzonati e contenti, cedendo alle lusinghe esagerate, alle promesse solenni, agli annunci suggestivi, ai trompe l’oeil elettorali. Ora, nel caso di specie, cioè di questo governo, mentre sul canzonati possiamo comprendere, sul contenti, francamente ci appelliamo a Freud.
Per farla breve, nella vita è capitato a tutti di essere rapiti da una blandizia, da una lusinga, insomma, di cedere alla concessione di fiducia con leggerezza, salvo però che alla prova del nove, il ravvedimento abbia compensato l’errore. Bene, anzi male, quello che stupisce, nell’alleanza di governo, è proprio il fatto che sul fronte leghista, più Salvini si smentisce, disattende i giuramenti elettorali, dimentica il programma di centrodestra e si sottomette ai grillini, più aumenta i consensi. Ecco perché ci appelliamo a Freud, alle analisi sul masochismo, insomma a qualcuno che ci spieghi, non tanto “il contenti”, ma il “canzonati e contenti”, del popolo leghista.
Per parte nostra, una spiegazione seppure elementare, l’abbiamo immaginata, è in parte disarmante e in parte allarmante. Disarmante perché conferma quanto oggi il consenso segua logiche liquide, ha ragione Bauman, legate allo scivolamento culturale, allarmante invece, perché la prima conseguenza è il rischio concreto di affidarsi alle mani più dannose, appunto. Del resto non si capirebbe il motivo, per cui una buona parte degli italiani, si sia fiato di una comitiva di incapaci e di ignoranti, selezionati a caso e indottrinati da un comico astuto. Ma ciò che non torna, è l’incremento della Lega, perché mentre il popolo grillino sta capendo l’imbroglio e scappa via, a quello leghista accade il contrario, aumenta e di tanto la dimensione.
Eppure basterebbe risentire i comizi di Salvini prima del 4 marzo 2018, per essere indotti ad un giudizio esattamente opposto, tanto fumo e poco pochissimo arrosto, anche perché l’immigrazione, è una parte del problema e del male del Paese, Ma se tutto ciò non bastasse, quello che dovrebbe far riflettere, è il risultato conseguente all’aumento del consenso di Salvini, più diventa forte e più i grillini spaventati, lo obbligano a cedere alle loro richieste scriteriate e nocive al rilancio dell’economia. Lo fanno per reazione, per recuperare, per salvare la faccia, sia quel che sia, ma lo fanno e si vede, sulla Tav, sulla flat tax, sullo sblocca cantieri, sulla famiglia, insomma, si impongono su tutto e basta.
Ecco perché diciamo ci vorrebbe uno psicanalista, perché più aumenta la forza dei leghisti, e più il governo, fa scelte contrarie alle necessità di crescita dell’Italia, che valgono al sud ma anche al nord. Verrebbe da dire più Salvini conta e meno conta, un ossimoro, per questo serve una scelta o, con i comunisti grillini, oppure con gli alleati di sempre, con cui si vince ovunque e a mani basse, elementare Watson.
Alfredo Mosca