Il quadro è abbastanza chiaro. Ci sono Matteo Salvini e Luigi Di Maio che, in perenne campagna elettorale, più che pensare alle cose fattibili e necessarie, promettono a destra e a manca.
Poi c’è invece il ministro dell’Economia Giovanni Tria che cerca di riportarli alla realtà, spiegandogli che la situazione non è rosa e fiori. Anzi. Il titolare del dicastero di via XX Settembre (persona stimata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella) ha spiegato nella prefazione al Def 2019 che non sarà facile individuare i fondi: "Il profilo delineato per l'indebitamento netto, anche alla luce degli oneri necessari al rifinanziamento delle cd politiche invariate (missioni di pace, pubblico impiego, investimenti), richiederà l'individuazione di coperture di notevole entità. La legislazione vigente in materia fiscale viene per ora confermata nell'attesa di definire le misure alternative di copertura e di riforma fiscale nel corso dei prossimi mesi, in preparazione della Legge di Bilancio 2020".
Parole che assomigliano molto a un avvertimento all'esecutivo gialloverde, ciarliero a parole, ma abbastanza fermo in termini di attività. Per molti, alla fine, questi fondi arriveranno dall'aumento dell'Iva, il che significherebbe una mazzata per gli italiani che vedrebbero lievitare, e non di poco, le spese anche per la vita quotidiana. L'anno prossimo il peso del fisco sugli italiani schizzerebbe al 42,7%, a causa dell'aumento dell'Iva (quella ordinaria passerebbe dal 22% al 25,2% e quella ridotta dal 10% al 13%). Rispetto alla pressione fiscale di quest'anno, che risulta al 42%, si tratterebbe di un incremento di 0,7 punti percentuali. Uno scenario, questo, che vedrebbe calare a picco la credibilità di Lega e MoVimento 5 Stelle.
E a poco più di un mese dalle elezioni europee (e delle regionali in Piemonte) sentiremo molto spesso Salvini e Di Maio smentire questa voce pur di non perdere preferenze. E difatti ieri non hanno perso entrambi l’occasione per negare la possibilità. Aumentare l'Iva per finanziare la Flat tax? "Non se n'è mai parlato, sarebbe sciocco e irrispettoso per gli italiani dire 'Ti riduco le tasse con la destra e te le alzo con la sinistra'. Stiamo lavorando sul piano vendita di immobili pubblici vuoti da anni e il taglio di spese inutili", le parole del leader leghista. Per il numero uno pentastellato le clausole di salvaguardia dell'Iva "non possono e non devono scattare perché significherebbe aumentare l'Iva per i cittadini italiani".