Sarà la sera dei miracoli, fai attenzione, c’è uno stadio pieno, con l’urlo canta una canzone. Una sera all’improvviso. Passata la tempesta all’Emirates, odo azzurri far festa. Sarà vero? Il San Paolo recupera l’antica passione. Si gonfia d’entusiasmo, di bandiere, di cori, di speranza. E aspetta di vedere in campo una squadra di gladiatori.
Il cuore oltre l’ostacolo. La luce oltre la siepe. Forza e coraggio. Anema e core.
Epica e retorica di questo Napoli-Arsenal. Due gol da rimontare, come se bastasse. Bisogna anche impedire ai londinesi di farne uno. Luna crescente e un cielo di stelle. Lo scenario romantico di una sera di tormento, ansia e batticuore. È la sera dell’impresa, è il sogno della remuntada. Che gioco malvagio da giocare. Sarà una serata tipicamente napoletana di passione struggente e di vibrante disperazione (e ognuno aspetta ‘a ciorta). Sarà la Termopili azzurra, lo stretto passaggio verso le semifinali di Europa League.
Come trent’anni fa, i quarti di finale di Coppa Uefa contro la Juve ribaltando lo 0-2 di Torino ai tempi di Diego Nostro Signore. Il 3-0 di Renica a un minuto dalla fine dei supplementari, gloria e baldoria al San Paolo, serenate a Mergellina, fuochi d’artificio alla Sanità. Repetita Juventus? Quant’è minaccioso, ignifugo, corazzato, pungente questo Arsenal dell’emerito Emery? Tanto. Con un vantaggio secco, col lasciapassare del gol non preso in casa, ma fallendone due più le due strepitose parate di Meret. Il Napoli dovrà farsi femmena, dovrà farsi Lady Hamilton che sedusse l’ammiraglio inglese Nelson. Storia e confusione. Emozione a pelle, nella testa e nel cuore.
Che cosa inventerà Ancelotti nella sera in cui tutti i moduli verranno al pettine? Quante punte per bersagliare Cech e quante trapunte per coprire Meret? Lo sanno, lo sanno nell’alto dei cieli: gli dei, il fato quotidiano, il destino cinico e vario, le stelle che sono tante milioni di milioni hanno già stabilito tutto, chi segna e chi sogna.
Napoletanamente attrezzati, aglio fravaglio, funecelle all’uocchio, corne e bicorne, Milik e Mertens, Koulibaly e Insigne, andremo al San Paolo a contrastare il destino, Emery per sempre, il canto del gallese Ramsey, Aubameyang, Lacazette e tutta la cannoniera londinese. È tanto bello sognare, una grande squadra guerriera ed un felice futuro. Alè.
Mimmo Carratelli