Bere acqua di rubinetto in California nel corso della vita potrebbe aumentare il rischio di ammalarsi di cancro. Lo rivela uno studio dei ricercatori di Environmental Working Group, secondo cui le tossine contenute nei sistemi idrici pubblici dello stato Usa potrebbero contribuire a circa 15.500 nuovi casi di tumore.
Nella loro analisi dell'acqua potabile in California, gli esperti hanno trovato sostanze chimiche come l'arsenico e il cromo esavalente, nonché elementi radioattivi come l'uranio e il radio. «Dobbiamo considerare i contaminanti come gruppo, non solo uno alla volta, per comprendere l'esposizione reale», ha spiegato l'autore principale dello studio Tasha Stoiber, scienziata dell'Ewg.
Stoiber e i suoi colleghi hanno analizzato 2.737 diversi sistemi idrici pubblici in tutta la California, che servono il 98% della popolazione dello stato. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, lo studio in questione appare inquietante se rapportato anche ad analisi effettuate in Italia e che ci riportano situazioni del tutto analoghe a quelle verificate in California. Tale ricerca, peraltro, è molto significativa perché in via del tutto condivisibile ha parlato di considerare i contaminanti nel loro complesso e non singolarmente al fine del loro potenziale letale a seguito di consumo prolungato. Sarebbe utile, quindi, che anche in Italia si effettuassero degli studi del genere per comprendere se elementi e contaminanti di diversa natura possano incidere, sempre considerati nel loro complesso, sulla salute umana.