Un ponte tra i veneti d’Italia e i veneti nel mondo. Per mantenerlo in vita, favorendo la conservazione di quei legami culturali e identitari che si tramandano fin dall’emigrazione di massa di fine Ottocento e inizio Novecento, la Regione ha stanziato 390 mila euro per il 2019. Una somma destinata alle associazioni che operano sul territorio e all’estero e finalizzata all’attuazione di iniziative a favore delle comunità di origine veneta sparse nei cinque continenti.
Il programma approvato dalla Giunta per quest’anno impegna 100 mila euro per sostenere progetti culturali e iniziative che valorizzino e conservino la cultura veneta all’estero, 80 mila euro per contribuire alle spese di funzionamento dei 126 circoli e delle 13 federazioni di veneti nel mondo, 40 mila euro a parziale copertura delle spese di spedizione all’estero delle riviste delle associazioni venete degli emigranti, 50 mila euro per la riunione annuale della Consulta dei veneti nel mondo e del Coordinamento dei giovani oriundi, 10 mila per finanziare progetti di gemellaggio tra enti locali che «favoriscano il mantenimento delle tradizioni e degli usi veneti e il ritrovamento delle radici culturali venete».
Anche quest’anno, inoltre, la Regione garantirà un contributo fino a 5 mila euro per le spese di rientro sostenute da quegli emigranti che decidano di ritornare definitivamente in patria (con uno stanziamento complessivo di 50 mila euro) e destinerà 40 mila euro ad enti e associazioni che promuovano soggiorni culturali per emigrati over 65 che non hanno sufficienti disponibilità economiche per permettersi un viaggio alla scoperta della loro terra d’origine. Inoltre, verranno riproposti i premi di 5 mila euro alla miglior tesi di laurea discussa negli atenei veneti sul fenomeno dell’emigrazione e di 5 mila euro per il miglior audiovisivo sul passato e il presente dell’emigrazione veneta realizzato dalle classi terze e quarte delle scuole superiori del Veneto negli anni scolastici 2018- 19 e 2019-20. I
l programma rivolto ai veneti nel mondo culminerà nella festa annuale degli emigranti veneti domenica 28 luglio nella Piana del Cansiglio e nella contestuale convocazione della Consulta dei veneti nel mondo e del meeting dei giovani veneti e oriundi veneti a Belluno dal 25 al 28 luglio. «Il fenomeno migratorio ha profondamente segnato la storia delle comunità venete tra Otto e Novecento, producendo cambiamenti e relazioni che tuttora dispiegano i loro effetti – il commento dell’assessore ai flussi migratori Manuela Lanzarin –, per questo è doveroso che la Regione impegni una quota, anche se modesta, del proprio bilancio per alimentare la memoria, mantenere vive relazioni tra comunità lontane e mettere a frutto, attraverso scambi e progetti rivolti al domani, quel capitale di conoscenze, esperienze e imprenditorialità che si è creato tra la terra veneta e le tante comunità di origine veneta sparse nei diversi continenti».