Si è chiusa a Los Angeles la sesta edizione dell'European Union Film Festival, 'Starring Europe', nato per celebrare il meglio del cinema contemporaneo dell'Unione europea. Vi partecipano i corti e i lungometraggi vincitori di festival provenienti da Austria, Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Polonia e Romania. La serata inaugurale è stata dedicata alla prima americana del film italiano 'Ovunque proteggimi' di Bonifacio Angius, che racconta l’inaspettato viaggio di un musicista maturo e di alcuni improbabili compagni.
Il film è stato accompagnato da 'Simbiosis Carnal', un cortometraggio animato belga sulla sessualità umana diretto da Rocío Álvarez. Tra gli altri film in cartellone la platea americana ha potuto apprezzare 'Take it or leave it', diretto da Liina Trishkina-Vanhatalo, incentrato sui tentativi riluttanti di un padre di crescere il suo bambino appena nato e 'Moromete Family: on the Edge of Time' del regista romeno Stere Gulea.
In rappresentanza della Repubblica Ceca ha partecipato al festival 'Milada', che traccia il profilo della politica rivoluzionaria ceca Milada Horáková, che combatté contro nazisti e comunisti in nome della libertà del suo paese.
La Lettonia e il Lussemburgo hanno invece presentano due divertenti film: 'The Foundation Of Criminal Excellence' del regista esordiente Oskars Rupenheits e 'Superjhemp Retörns', diretto da Félix Koch’s, in cui il supereroe lussemburghese vince una crisi di mezza età per salvare il suo paese dall’annientamento cosmico.
La programmazione, curata dai Consolati dell’Unione Europea di Los Angeles, ha previsto anche il film austriaco 'Heaven’s Meadow', racconto devastante della violenza sessuale subita da una giovane donna; il film lituano 'Last Stop is the Moon', diretto da Birutė Sodeikaitė, che racconta la storia di una giovane ragazza che accetta gradualmente la sua malattia; Il croato 'In the Name of the Strawberry, the Chocolate, and the Holy Spirit' che racconta invece di un prete il cui desiderio di un gelato in una domenica pomeriggio lo porta verso divertenti intoppi e misteriosi incontri. Dalla Germania, i registi André Hörmann e Anna Samo hanno presentato la storia di uno degli ultimi sopravvissuti alla bomba atomica di Hiroshima, nel premiato film 'Obon'. Infine, dalla Bulgaria è arrivato 'Life in Four Seasons', diretto da Stefan Apostolov , proiettato in anteprima mondiale.