Giovane bella e soprattutto determinata. Carolina Cuomo, napoletana doc è oggi una shoes designer di successo nel mondo. Le sue creazioni originalissime e soprattutto molto particolari si vendono dappertutto e sono richiestissime.
Ultimo successo personale in ordine di tempo è proprio la partecipazione di Carolina alla serie Tv L’Amica Geniale, coprodotta da Rai Fiction e dall’americana HBO. Le creazioni, i disegni e le scarpe d’epoca utilizzate nella serie Tv sono frutto dell’estro creativo di Carolina Cuomo, anche lei come la protagonista della saga di Elena Ferrante, con il pallino delle scarpe…
Classe 1978, è psicologa dal 2003, ma dopo 10 anni di contratti a termine e lavori gratuiti o sottopagati decide di cambiare. Vita dura da professionista per la giovane che pero’ ha sempre avuto fantasia e capacita da vendere. Con coraggio da qualche anno ha avviato da zero un calzaturificio artigianale a Sirignano (Avellino), che si chiama Tacchi a Spillo e che oggi conta, oltre a lei, tre dipendenti. Laureata in Psicologia clinica e di comunità, Carolina dopo l’abilitazione ha continuato a formarsi conseguendo diversi titoli di specializzazione in psicologia scolastica, psicodiagnostica, arteterapia e tiflopedagogia.
Ma dopo 10 anni di precariato tra contratti a progetto retribuiti dopo 6 mesi o anche anni, stage semi gratuiti, contratti ridicoli di 3 ore settimanali, concorsi vinti e collocazioni in graduatorie fantasma, insomma dopo una ricerca estenuante e deludente di un lavoro con un minimo di riconoscimento economico, professionale e morale della figura oltre che della persona, la giovane napoletana capisce che e arrivato il tempo di fermarsi e di preparare un piano B. Fare qualcosa di non inflazionato come i lavori intellettuali, di peculiare e di nobile- racconta la designer - non poteva che essere l’espressione più alta per me dell’artigianato artistico. La scarpa fatta a mano, persona lizzata e su misura. Letteralmente costruita sul piede del cliente".
Ma come nasce la sua grande passione per le scarpe? In maniera semplice dopo l’ennesimo contratto scaduto e non rinnovato Carolina decide di fermarsi un anno e per non cadere nella trappola della noia e dell’ozio cerca di impegnarsi in attività da cui poter trarre il massimo del divertimento a costo zero e tutto tra le mura domestiche. E così, via macchinari da palestra, via internet e pc, Carolina trasforma la sua casa in un grande laboratorio multidisciplinare che passa dalla zona découpage e pittura alla zona mosaico e arte del riciclo, con nel mezzo la sartoria e la modelleria.
"Ho cominciato a ritagliare e cucire abiti per le Barbie - racconta- e quando poi ho ricavato una pelliccia favolosa in miniatura ho capito di avere tra le mani un grosso potenziale. Ho cominciato a rivisitare gli abiti vintage di mia madre e a venderli su Ebay e poi un giorno ho rivestito un sandalo e ho avuto come un’illuminazione, mi si è acceso un fuoco dentro che mi ha portato fin qui".
Tenacia, caparbietà ed estro tutto napoletano le hanno fatto tornare la passione di rimettersi in gioco e studiare ed è così che la giovane decide di iscriversi all’Accademia di Napoli settore modellismo delle calzature. "Ho studiato le componenti e le fasi di lavorazione di una scarpa- racconta Carolina - ed in particolar modo la realizzazione del modello della scarpa; poi ho frequentato il polo calzaturiero di Carinaro (NA). Qui producono le scarpe più belle e più costose dell’alta moda italiana e non lo sapevo! Intanto ho preso contatti con fornitori e diverse realtà lavorative: tomaifici, tacchifici, solettifici, suolifici eccetera. Ho incontrato persone importanti, anziani artigiani esperti che mi hanno trasmesso trucchi e segreti ed ho imparato avidamente molte cose in tempi brevi, perché questo lavoro l’ho sentito subito mio. Tuttora in laboratorio mi appassiona guardare gli artigiani e spesso montiamo e costruiamo insieme una scarpa complicata ed è qui che si impara il mestiere".
Dopo questo intenso anche se breve periodo di formazione Carolina decide di avviare finalmente il suo laboratorio. "Lavoravo al progetto da quattro anni- continua- di cui due di studio e di organizzazione, ma anche di ristrutturazione del laboratorio (durata un intero anno), di messa a norma del locale, con gli impianti ed i vari permessi; e due di attività produttiva e di apertura al pubblico. Mentre frequentavo l’accademia e prendevo contatti importanti nel settore calzaturiero, con l’aiuto di un commercialista - prosegue- ho stilato un primo bussiness plan. Ho presentato il progetto ad Invitalia per accedere ai fondi dell’imprenditoria giovanile e nel giro di sei mesi ho avuto accesso ai finanziamenti della microimpresa, fondamentali per acquistare macchinari di produzione e materie prime".
Oggi la squadra di lavoro di Carolina è composta da un’orlatrice, un tagliatore e un montatore-suolatore. Lei e la designer, e si occupa dello stile del modello delle scarpe seguendone l’intera produzione scegliendo materiali e tipo di lavorazione. Per tenersi al passo con le tendenze Carolina si avvale della supervisione di un ufficio stile e di un modellista esterno che rettifica errori tecnici e migliora la calzabilità e la qualità delle scarpe. La designer napoletana ben conoscendo l’enorme importanza della rete ha assunto un programmatore che si occupa del sito e-commerce e che gestisce la sua immagine in rete. Parte del team è anche un organizzatore di eventi che la tiene informata su sfilate, eventi e collaborazioni con stilisti per promuovere la mia attività ed un rappresentante per l’estero per far conoscere il mio prodotto anche fuori".
Ma veniamo al cuore dell’azienda di Carolina Cuomo, la scarpa che segue un iter preciso. Viene creata sul gusto e sulle esigenze della cliente che viene in atelier con il vestito e chiede consiglio sul tipo di scarpa (sandalo, chanel, decollété…) da indossare per un’occasione particolare. Una volta selezionato il modello Carolina e il suo team decidono la struttura della scarpa ovvero tipo di punta, altezza di tacco, tipo di tacco, con plateau o senza. Poi è la volta del materiale: stoffa del vestito, sete, pizzi oppure pelle, si decidono i colori se in tinta o a contrasto con il vestito, infine gli accessori che possono essere fiocchi, fiori creati a mano, o anche pietre preziose e swarovski.
Tutto è calibrato sulle esigenze del cliente che racconta a Carolina, come farebbe ad una psicologa, tutto cio che desidera e che vuole da quella particolare scarpa. Ed è cosi che la magia comincia. Da un desiderio, da un sogno. "Noi usiamo prettamente fiori di vitello, capretto e capre camosciate, - spiega la designer - ma abbiamo anche vasta scelta di rettili e lucertole e le suole sono rigorosamente in cuoio. Gli accessori sono ricercati e particolari come le tomaie gioiello che vengono realizzate a mano da un artigiano orafo". La fiducia nel domani, la tenacia, la voglia di inseguire un sogno, sono le leve che hanno spinto, quattro anni fa, la giovane psicologa ad intraprendere la sua carriera di artigiana della calzatura. Oggi la sua avventura è una realtà di eccellenza sul mercato mondiale. La sua impresa è artigianale, e la sua vocazione di disegnare su misura e realizzare il frequente oggetto del desideri di molte donne: potere indossare un paio di scarpe realizzate ad hoc secondo il proprio gusto.
di MARGARETH PORPIGLIA