Basta, basta con questi politici profittatori e ipocriti. Si presentano come illuminati e competenti, salvo poi scoprire che si tratta di ignobili opportunisti che sono riusciti a risiedere nel paese di "bengodi" dove, indipendentemente dalla loro ignominia, vivono in una situazione "beata" che gli assicura privilegi per tutta la vita.
Non se ne può più; basta! Sono degli incapaci intellettualmente disabili che, presentandosi come portatori di geniali intuizioni, riescono a vivere nel bengodi a spese di un popolo che, almeno in ordine alla politica, è divenuto più disabile di loro. Indipendentemente da quella che chiamiamo ideologia o concezione o pensiero o schieramento o quello che volete, noi, noi popolo italiano, continuiamo ad accreditare tale esercito di ciarlatani e parassiti. Parlano perlopiù allo stesso modo, recitando un lessico grezzo e cadenzato dall’ignoranza.
Il fatto è che sanno di rivolgersi a un popolo ormai drogato da concetti rimbombanti come "concreto e subito", "fatti e non parole", "io dico le cose in faccia", "io ho gli attributi (talvolta detti direttamente "palle")" e via di questo passo. Insomma, sanno di rivolgersi a un popolo che, avendo rinunciato alla voglia d’impegnarsi per capire, può essere facilmente gabbato. Basta notare l’ipocrisia delle promesse raccontate e degli slogan sui cartelloni delle campagne elettorali, anche attualmente in corso.
Del resto, una cosa è certa: se tali impostori, maschi, femmine o altro che siano, sono lì a godere dei privilegi che le nostre indegne classi politiche hanno saputo costantemente "costruire" nel tempo, la colpa di averli eletti è soltanto del popolo. Occorrerebbe smettere di votare a vanvera e magari compiere il miracolo di avvicinarsi all’umiltà che serve per capire. Secondo voi, è stato furbo inventare cretinate come definirsi "apolitici"?
È stato furbo dichiarare di non avere tempo, trovando mille scuse perfino presunte "nobili", come il lavoro e la famiglia, per disinteressarsi della politica, facendosene addirittura un vanto? Possibile che non ci si renda conto che lavoriamo tutti per consegnare ogni nostro provento ai parassiti politici e amministrativi?
Possibile non capire che le nostre famiglie vivano mille problemi per colpa loro e che il futuro delle nuove generazioni, cioè dei nostri figli, sia compromesso in ogni modo? Nel nostro Paese, la democrazia è una balla, una colossale truffa, una dittatura che ci lascia fisicamente liberi, per derubarci d’ogni cosa. Il potere politico italiano ha voluto e ottenuto il disinteresse e la conseguente impreparazione del popolo. Infatti, un popolo disinteressato o impreparato, non fa paura a nessuno. Circa la politica, voi ritenete che siamo un popolo perlomeno "ingenuo", oppure no? La nostra non è una democrazia; non lo è per nulla. Noi siamo nelle mani di una politica istituzionale che ci sfrutta, ci truffa ed è nostra nemica; io sarò onorato e felice se verrò indagato per averla vituperata.
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