La ricerca italiana sale sul podio al 55/o Congresso mondiale della Società americana di oncologia clinica (Asco), il maggiore appuntamento del settore, al via a Chicago dal 31 maggio: sono otto, quest'anno, i giovani ricercatori italiani cui verrà attribuito il prestigioso premio Merit Award per la rilevanza dei loro studi.
Tra i premiati figura anche il trentunenne Daniele Rossini, dell'Azienda ospedaliera universitaria di Pisa, che riceve il riconoscimento per il terzo anno consecutivo. "Per me è un'enorme soddisfazione - afferma Rossini - soprattutto perché il nostro studio, frutto di un lavoro di squadra, evidenzia dei risultati immediatamente applicabili ai pazienti, portando dunque ad un miglioramento concreto della vita dei malati". Il lavoro, che sarà presentato all'Asco, segna un passo avanti nella lotta contro il cancro al colon retto, la seconda forma tumorale più diffusa in Italia, con 51.300 nuovi casi nel 2018.
"Abbiamo dimostrato - spiega il ricercatore - che somministrare la chemioterapia in prima linea, ovvero a pazienti con malattia metastatica e che non hanno mai effettuato una chemio, utilizzando contemporaneamente tutte le molecole disponibili e che prima venivano somministrate per stadi successivi, è la miglior strategia in termini di sopravvivenza, facendo registrare in media un periodo di un anno libero da progressione della malattia". "Il 'mix' chemioterapico - prosegue Rossini - si è inoltre rivelato efficace anche se riproposto per altre due volte dopo una nuova progressione del tumore. Insomma, stiamo facendo importanti passi avanti verso la stabilizzazione e cronicizzazione di questo tipo di cancro, finora tra i più aggressivi".
Una ricerca per la quale Rossini - premiato negli anni scorsi sempre per le sue ricerche su questo tipo di tumore - riceverà il Merit Award, assieme ad altre due giovani ricercatrici dello stesso team: Gemma Zucchelli e Federica Marmorino. Il "mio obiettivo - afferma - è proseguire il mio lavoro in Italia. Spero di riuscirci". Ed è sempre per innovative ricerche sul cancro al colon retto che saranno premiate anche Alessandra Calegari e Brunella Di Stefano, della Fondazione Policlinico universitario Gemelli-Università Cattolica. "Lo studio per cui riceverò il premio si concentra su uno specifico gruppo di neoplasie colo-rettali rare - spiega Di Stefano, 29 anni -: quelle caratterizzate da mutazioni del gene BRAF.
Queste mutazioni conferiscono solitamente una prognosi sfavorevole, ma nell'ambito di questo gruppo raro sono state tuttavia identificate una mutazione più 'frequente' e delle mutazioni più rare, dimostrando che le mutazioni rare descrivono un differente gruppo di neoplasie con prognosi migliore". La ricerca che ha invece visto impegnata Calegari, 31 anni, ha avuto come obiettivo quello di confrontare le opzioni terapeutiche attualmente disponibili nei pazienti affetti da tumore colo-rettale metastatico refrattario, "al fine - sottolinea la ricercatrice - di ottimizzare e individuare il miglior approccio terapeutico in questa condizione". A ricevere il Merit Award saranno anche Roberto Ferrara (Istituto nazionale tumori), Matteo Lambertini (Policlinico San Martino-Università di Genova) e Marco Bandini (Università San Raffaele).
"E' un onore premiare questi giovani oncologi - ha commentato Suzanne George, responsabile dello Scientific Program Committee Asco -, i cui studi e risultati stanno migliorando la qualità delle cure per tantissimi malati di cancro".