E' in volo da questa mattina (5,30 ora italiana) la vela solare LightSail 2, messa a punto dall'organizzazione americana Planetary Society, che dopo 14 anni di ricerche ha lanciato un velivolo destinato a dimostrare la fattibilità della propulsione spaziale basata sulla luce solare.
Il lancio è stato programmato con il peso massimo dei razzi, il nuovo lanciatore della SpaceX, il Falcon Heavy che porterà in orbita anche 24 satelliti del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti.
Per il razzo gigante, che nel febbraio 2018 aveva debuttato portando nello spazio la Tesla Roadster, sarà il primo lancio notturno.
In Florida, infatti, era tarda sera al momento della partenza, in programma dalla piattaforma storica del Kennedy Space Center di Cape Canaveral, la 39A, la stessa costruita per le missioni Apollo e poi adattata per lo Space Shuttle.
Per i meteorologi dell'aeronautica americana le previsioni meteo sono buone, con il 70% di condizioni favorevoli al lancio. In caso di successo, LightSail 2, che è grande quanto un tostapane, "diventerà il primo veicolo spaziale che solleverà la sua orbita attorno alla Terra usando solo la luce solare", hanno detto i rappresentanti della Planetary Society, che ha finanziato il progetto attraverso il crowdfunding.
L'obiettivo è portare la vela solare a circa 700 chilometri dalla Terra, ben oltre l'orbita della Stazione Spaziale, dimostrando l'efficacia della propulsione spaziale basata sulla luce del Sole.
La Planetary Society porta avanti questo progetto dal 2005 e nel 2015 aveva testato il prototipo LightSail 1, completando con successo il volo di prova.
LightSail 2 andrà nello spazio racchiusa e integrata in una sorta di "scatola" chiamata Prox-1, costruita dagli studenti del Georgia Tech. Il programma prevede che sette giorni dopo il lancio, Prox-1 libererà LightSail 2.
A quel punto il veicolo aprirà i suoi quattro pannelli solari e poi quattro braccia metalliche srotoleranno le quattro vele solari triangolari.