Si chiama anche 'l'approccio di Reggio Emilia'. Un modello di educazione, meglio di insegnamento, che ha fatto diventare la città italiana conosciuta in tutto il mondo. Una filosofia della educazione della prima infanzia cha ha avuto il suo pioniere in Loris Malaguzzi e che oggi, a 25 anni dalla sua scomparsa, rappresenta ancora un metodo all'avanguardia.
Nel 1991 l'asilo nido 'Diana' di Reggio Emilia venne eletto il migliore al mondo da Newsweek, oggi il sistema pedagogico lanciato nella città emiliana viene ancora propagato negli Stati Uniti. Come? In diversi modi, ma uno dei più importanti è rappresentato da una rassegna itinerante che viaggia attraverso gli States. Si chiama 'The Wonder of Learning - The Hundred Languages of Children', la maniera per rendere ancora più popolare un sistema educativo, che questa volta si ferma in Georgia, ad Atlanta, nella città della Coca-Cola, ma anche della CNN, ma ancora una metropoli dove, come in tutti gli USA, l'educazione, specialmente per i più piccoli ha bisogno di guide, certe, sicure, come solo Reggio Emilia può offrire. Inaugurazione il 25 giugno, la mostra resterà aperta fino al 15 ottobre in uno dei luoghi poi che meglio rappresentano l'identità del downtown della città: il SunTrust Plaza Garden Offices.
La mostra presenta pannelli informativi, oggetti, video e immagini che evidenziano e spiegano il lavoro e la filosofia educativa delle scuole per l'infanzia di Reggio Emilia che, sotto gli impulsi di Loris Malaguzzi si è guadagnata una reputazione unica per il suo approccio che è centrato sui bambini e vuole dare loro un ruolo attivo nella crescita e nello sviluppo. Questo viaggio ad Atlanta della rassegna è stato reso possibile anche da un gruppo di asili della Georgia e del South Carolina che hanno già modellato il proprio impegno di insegnamento proprio sull'approccio educativo italiano.
Insieme questi istituti scolastici per la prima infanzia hanno creato una forma di collaborazione denominata 'Project Infinity' all'interno di un'altra organizzazione, basata ad Atlanta e non-profit, chiamata 'Inspired Practices in Early Education'. "In Georgia ci sono oltre 800.0000 bambini al di sotto dei sei anni di età - ha spiegato Margie Cooper, presidente e CEO di 'Inspired Practices in Early Education' - e molte famiglie faticano a trovare una eccellente istruzione e assistenza per i loro bambini. I leader delle organizzazioni di educazione per la prima infanzia qui ad Atlanta si sono preparati con entusiasmo per l'arrivo di questa mostra perchè tutti noi sappiamo che sarà una meravigliosa opportunità di apprendimento per tutti, insegnanti, genitori, famiglie".
Dietro a questo grande movimento che vuole portare le idee di Loris Malaguzzi, l'approccio di Reggio Emilia in tutti gli Stati Uniti, c'è la North American Reggio Emilia Alliance (NAREA). Si tratta di una organizzazione nata per mettere in contatto educatori della prima infanzia e sostenitori del metodo Reggio Emilia, per poter, insieme, scoprire, interpretare e promuovere le idee nate e sviluppate nell'arco ormai di oltre settant'anni. Perchè NAREA crede, come il pioniere Malaguzzi, nelle abilità intrinseche e nei diritti fondamentali dei bambini e degli adulti, in particolare per quello che concerne le loro competenze e il diritto di costruire attivamente relazioni, conoscenze, sentimenti e identità. In questo modo, attraverso diverse piattaforme, NAREA si impegna a mobilitare educatori, genitori e responsabili politici al fine di svolgere un ruolo collettivo per fare in modo che la educazione della prima infanzia possa raggiungere una posizione di priorità.
E conferenze, networking, condivisione delle risorse, sono le strade maggiormente percorse per portare avanti un movimento stimolante e innovativo, per offrire più qualità ed eccellenza all'istruzione. Ma se c'è una maniera di mettere Reggio Emilia a più stretto contatto con chi ne vuole seguire le orme, la rassegna itinerante rappresenta il modo migliore. E infatti Atlanta non rappresenta la prima esperienza. In precedenza a mostra ha visitato tra gli altri New York, Boston, New Mexico, Vermont, Wisconsin e il suo viaggio non terminerà ad Atlanta, perchè una volta chiuso questo appuntamento se ne aprirà subito un altro, alla Kennesaw State University, nella città omonima, sempre in Georgia, dall'1 novembre fino alla primavera del 2020.
di Roberto Zanni