Un ciclo di cinque concerti di musica rinascimentale e barocca italiana ha chiuso l’edizione 2019 del “CCOM Baroque Music Festival and Pipe Organ Week”, organizzato ogni anno a Pechino dal Central Conservatory of Music, il più prestigioso conservatorio per la musica classica in Cina.
Grazie all'Istituto italiano di cultura, musicisti ed esperti italiani e cinesi si sono alternati durante la serie di concerti e di conferenze dedicate alla musica antica italiana, testimoniando fra l’altro il ruolo fondamentale che la creatività musicale dei nostri artisti e musicologi ha giocato nello sviluppo della musica classica occidentale, in particolare nel periodo rinascimentale e barocco. Solista principale dei due concerti per clavicembalo dell’8 e del 10 giugno, è stato il maestro Claudio Brizi, professore del Conservatorio di Musica di Perugia, oggi considerato fra i maggiori esperti di musica barocca per strumenti a tastiera (organo, clavicembalo, claviorgano e clavicordo), oltre che restauratore e collezionista di strumenti antichi. Il Maestro Brizi ha poi tenuto per gli studenti del Conservatorio Centrale una lectio sull’improvvisazione nella prassi esecutiva sul clavicembalo in epoca barocca.
A Teodorico Pedrini, missionario lazzarista attivo a Pechino dal 1711 al 1746, è stato dedicato il concerto del 15 giugno con l’esecuzione di 3 delle sue 12 sonate per violino e basso continuo, composte appositamente per la corte imperiale Qing, che rappresentano la prima opera di musica classica mai composta in Cina (manoscritto autografo conservato presso Biblioteca Nazionale di Pechino).
Il soprano Nadia Caristi ed il liutista Massimo Marchesi, sono stati invece i protagonisti del concerto di chiusura del ciclo, il 18 giugno, ispirato alle celebrazioni leonardiane e presentato sotto l’egida della Festa della Musica 2019.