Due ore e sul palco sono sfilati i 50 migliori ristoranti del mondo, secondo la classifica dei "50 Best Restaurants", che giudica le migliori tavole di tutto il mondo attraverso il lavoro di una giuria di 1000 esperti nei 5 continenti. "Grazie amore mio, grazie alla mia squadra", ha esclamato Mauro Colagreco, cuoco argentino e chef del ristorante Mirazur di Mentone, sulla Costa Azzurra, che sale sul tetto del mondo, almeno quello dei "50 Best". Con la voce rotta dall’emozione "datemi un po’ d’acqua per favore, anzi meglio un whisky", ha aggiunto dal palco ricevendo il premio delle mani di Stefano Marini, responsabile internazionale di San Pellegrino, main partner dei 50 Best. Colagreco succede al nostro Massimo Bottura, che vinse la scorsa edizione e da quest’anno è entrato, come gli altri vincitori, nella speciale sezione "Best of the Best" in compagnia di mostri sacri della gastronomia mondiale anch’essi al primo posto negli anni passati. Al secondo posto René Redzepi, con il suo nuovo "Noma" a Copenaghen e terzo sul podio il ristorante Asador Etxtebarri, Axtondo, nei Paesi Baschi, guidato da Victor Arguinzoniz.
L’Italia ha portato a casa due delle cinquanta posizioni, con Enrico Crippa del Piazza Duomo di Alba alla 28 e i fratelli Massimiliano e Raffaele Alajmo, con il loro Le Calandre a Rubano (Pd) al numero 31. Ma soprattutto il premio "One to Watch" ovvero il miglior ristorante al mondo da "tenere d’occhio" con i fratelli Riccardo e Giancarlo Camanini e il loro Lido 84 a Gardone Riviera.
Atmosfera delle grandi occasioni al "Sands Theatre" di Singapore, scenografia "Urban Tecno" e agile conduzione da parte di Annabelle Crabb, giornalista anglosassone, gremito da chef di tutto il mondo ed esponenti internazionali del mondo del food. Tra le presenze italiane, il direttore delle Guide de L’Espresso Enzo Vizzari e il tristelalto chef Norbert Niederkofler. Il premio per il miglior ristornate dell’Asia è andato allo chef Gaggan, con il suo omonimo ristorante a Bangkok. Miglior chef donna 2019 è Daniela Sotto Hines, origini messicane per la chef che ha conquistato New York. Miglior Pastry chef un’altra donna, la francese Jessica Préalpato, che lavora con Alain Ducasse. Un momento di partecipato cordoglio è andato al ricordo di Joel Robuchon, chef francese recentemente scomparso e padre nobile delle cucina d’Oltralpe, e di Rachel Rosemberbg, membro della "50 Best Academy".