Ha del clamoroso l'indiscrezione riportata dal sito Dagospia sulla situazione finanziaria della Juventus. Secondo il giornale online la società - si legge - "ha debiti enormi, che potrebbero arrivare a 500 milioni di euro, soprattutto a causa dell’investimento su Cristiano Ronaldo, per il cui acquisto è stato necessario un bond da 175 milioni di euro. Il portoghese, che è arrivato a Torino con una "corte dei miracoli" di 22 persone tutte spesate dai bianconeri, pesa sul bilancio della Juventus per 30 milioni di euro netti l’anno per altri tre anni. E non fa mancare, dal suo arrivo, capricci e richieste. Solo oggi qualcuno si sbottona sulla nottata in cui Cr7 e Nedved, dopo l’eliminazione dalla Champions per mano dell’Ajax, hanno litigato in hotel in modo furioso con Max Allegri e il suo modulo di gioco, decretandone l’esonero".
Dagospia aggiunge: "Andrea Agnelli, ossessionato dalla vittoria della Champions League, trova l’ostruzione di John Elkann il quale non ha intenzione di mettere ancora mano alla cassa per inseguire i sogni di gloria del cugino. Di qui l’idea, poi bocciata, di Andrea Agnelli di promuovere attraverso l’Eca il progetto di Super Champions: il format del torneo, che penalizza i piccoli club a vantaggio dei più ricchi, è vista come un’opportunità di moltiplicare gli introiti e puntellare il bilancio. Ma vista la strenua opposizione di molti presidenti, Urbanetto Cairo in testa, il presidente della Juve ha dovuto virare sul piano B: trovare nuovi investitori per la società. E dove cercarli se non in quel paradiso di sabbia e dollari che è il Qatar? Gli 'addetti ai livori' sostengono che ci sia già stato un abboccamento con gli sceicchi per discutere dell’ipotesi di ingresso nel capitale. Ma qui, clamorosamente, entra in scena Francesco Totti. L’ex capitano giallorosso, infatti, dopo l’addio a Trigoria tra mille polemiche e recriminazioni, si è attivato per sfilare la 'magica' all’odiato James Pallotta (che è disposto a vendere in presenza di una giusta vagonata di milioni). Totti, attraverso un intermediario inglese a Londra, ha "offerto" la Roma ai qatarini, garantendo il suo rientro in società".
Secondo il sito di Roberto D’Agostino - che è poi stato rilanciato da Libero Quotidiano - il 'casus belli' sarebbe la proposta che John Elkann avrebbe fatto a Francesco Calvo, offrendogli il posto da amministratore delegato della Juve al posto di Aldo Mazzia. Piccolo passo indietro: Calvo, secondo 'Dago', era già direttore commerciale dei bianconeri, ma quando scoprì la relazione che sua moglie Deniz avrebbe avuto con Andrea Agnelli, cambiò aria e migrò in Catalogna per ricoprire lo stesso ruolo nel Barcellona. Ma ora Calvo vorrebbe tornare in Italia, motivo per cui avrebbe anche già parlato con l’Inter.
Torniamo a noi. Elkann, spinto dalla moglie Lavinia Borromeo che non avrebbe affatto gradito la relazione tra Deniz e Agnelli, avrebbe quindi offerto un ritorno al povero Calvo (che dalla Juve incassò anche la liquidazione da 2 milioni di euro). Ma Dagospia ha aggiunto che Andrea Agnelli, attuale presidente della Juventus, avrebbe avanzato una controproposta al cugino: lui e la madre Allegra 'consegnerebbero' ad Elkann le loro azioni, ovvero il 12% del totale, in Exor (la cassaforte che controlla tutte le attività principali) e in cambio Exor rinuncerebbe alla quota del 63,77% che detiene nella Juventus. Dagospia ha stimato che in termini di soldoni, Elkann guadagnerebbe dall’operazione circa 1 miliardo di euro.