C'è un festival cinematografico, riservato alla produzione indipendente, che è stato inondato da quasi mille proposte: 962 lavori provenienti da 64 nazioni di tutto il mondo. Si chiama MINDIE, acronimo di Miami Indipendent Film Festival. Un clamoroso successo anche perché la manifestazione è nuovissima, la prima edizione risale infatti appena al 2016. Chi ha vinto? Una pellicola boliviana, 'Barbara', opera prima di Pedro Antonio Gutierrez e Abubuya Producciones. Alla retta finale erano arrivati 400 produzioni, i film sono stati proiettati alla Miami Beach Cinematheque valutati da un giuria di esperti. E il MINDIE ha portato a South Beach decine di registi, produttori, gente del cinema di tutto il mondo che si è ritrovata in un ambiente unico. 'Barbara', il film vincitore ha avuto il caloroso applauso del pubblico mentre il regista Pedro Antonio Gutierrez interagiva con la gente accorsa a seguire la sua opera.
MINDIE è un festival molto particolare perché funziona su due livelli, c'è un concorso mensile e poi un altro, annuale. Una idea tutta nuova, e di successo, che ha una matrice completamente italiana. Infatti il festival è una creazione di Laura Gasperini, Valentina Vincenzini e Isabella Roberto. Sono loro che hanno voluto unire le loro esperienze personali nel mondo della settima arte per creare un festival nuovo, riempendo un vuoto di Miami. Laura, Valentina e Isabella in comune hanno la regia di film indipendenti. E si sono incontrate a New York. Come? Valentina stava scrivendo per un blog e allora ha pensato di intervistare Laura. Il primo passaggio seguito poi dal secondo quando Valentina ebbe una idea per un corto e chiese l'aiuto di Laura.
"Aveva incontrato altri italiani a New York - ha raccontato Laura Gasperini direttrice del Festival con Valentina mentre Isabella presiede la giuria - abbiamo deciso di girare il film. Alla fine di un lavoro, se ti trovi bene, se si interagisce bene assieme, si può davvero diventare buoni amici". E così è stato. "Siamo diventati un gruppo molto unito". Nonostante la distanza, perché dopo quella esperienza di New York, Valentina è tornata a Roma, mentre Laura, sempre per impegni di lavoro, è volata a Miami con Isabella, l'unica del terzetto, che invece è rimasta nella Big Apple. Ma il triangolo Miami-New York-Roma ha cominciato a funzionare ugualmente, la distanza non era un problema, perché poco dopo è nato MINDIE.
"Abbiamo cominciato nel 2015 - racconta ancora Valentina - con un concorso mensile, poi da quella prima esperienza, siamo passate al Festival annuale, nel 2016. Molto piccolo, la nostra prima esperienza a Miami". Da minuscolo punto nel cosmo del cinema, MINDIE però ha fatto in fretta a ritagliarsi il proprio spazio. "Credo che la maggioranza dei festival cinematografici - ha spiegato Laura - raramente effettuano selezioni dei film come abbiamo voluto fare noi" Ecco la prima differenza. "Non siamo un grande festival ovviamente - continua Laura - ci autofinanziamo, abbiamo qualche sponsor, tutto arriva dalle produzioni che vogliono partecipare alla rassegna. Il nostro obiettivo era di creare qualcosa di culturale, non commerciale, stiamo cercando di portare il locale al globale, il mondo a South Beach. Al nostro Festival puoi parlare, incontrare gli altri registi". Ecco che con MINDIE a Miami è arrivato un carico di cultura che prima non c'era. Quella nicchia di cui spesso, se non sempre, il cinema ha bisogno per poter esprimere tutte le proprie idee: e per entrare in questo nuovo mondo, le chiavi le hanno portate tre italiane.