Il Sottosegretario agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale, Guglielmo Picchi, ha partecipato oggi alla Riunione informale dei Ministri degli Esteri dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) sui Monti Tatra, in Slovacchia. La Presidenza slovacca ha stimolato una discussione sul ruolo che l’OSCE può svolgere in ambito multilaterale nello scenario internazionale attuale.
Nel suo intervento, Picchi ha sottolineato come “l’Italia crede nel ruolo e nel valore aggiunto dell’OSCE come prezioso foro di dialogo per la sicurezza nella regione” rilevando tuttavia come, al momento, lo “spirito di Helsinki” che fu alla base della creazione dell’Organizzazione negli anni ’70, “sembra essersi spento per mancanza di volontà politica”. Il Sottosegretario ha esortato a “usare bene i soldi dei cittadini dei Paesi membri, anche nelle Organizzazioni Internazionali”.
“La chiave” – ha aggiunto – “consiste nel non perdersi in discussioni sulle questioni procedurali, concentrandosi piuttosto sulla sostanza dei problemi al fine di offrire soluzioni che vengano incontro alle esigenze delle nostre popolazioni. Ad esempio, dovremmo lavorare per accorciare i tempi di transito ai Check Point lungo la linea di contatto in Ucraina” ha aggiunto, ricordando la sua visita in Ucraina, durante la Presidenza italiana dell’OSCE nel 2018.
Il Sottosegretario ha quindi ricordato il ruolo positivo delle 16 Missioni nei Paesi OSCE, e ha evidenziato, tra gli altri, i recenti sensibili progressi registratisi nel conflitto protratto in Transnistria, grazie anche al Protocollo di Roma del maggio 2018. Ha quindi aggiunto che si potrebbe considerare l’istituzione di Field Missions OSCE “anche nei Paesi occidentali, ad esempio per affrontare le crescenti sfide migratorie”.
Picchi ha infine ricordato l’importanza della collaborazione con i Paesi Partner dell’Organizzazione e l’azione che l’Italia sta conducendo in questo senso come Presidente del Gruppo di contatto asiatico.