Non si fermano. Nemmeno una pausa di riflessione dopo le critiche tutte negative raccolte nella collettività e fra gli esponenti politici degli italiani all'estero. L’accoppiata Ministero degli Esteri - Maie (Movimento Associativo degli Italiani all’Estero) porta avanti con convinzione il piano sul nuovo consolato di Montevideo.
Da una parte il progetto di costruzione di un nuovo immobile all’interno dell’Ambasciata, dall’altra la soluzione "più urgente" dell’affitto temporaneo di una sede solo per fornire informazioni. Una vicenda piena di punti oscuri e di interrogativi irrisolti che, dopo le denunce fatte da Gente d’Italia, ha provocato anche un’interrogazione parlamentare al Senato. All’interno della collettività italiana c’è grande scetticismo ma questo poco importa ai funzionari e ai politicanti di Roma e Montevideo.
L’ultima comunicazione propagandistica è arrivata nei giorni scorsi durante l’assemblea plenaria del Cgie (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero) ed è stata diffusa come sempre da Italia Chiama Italia diretto da un militante del Maie. Queste le parole di Luigi Vignali, direttore generale per gli italiani all’estero della Farnesina: "Continueremo a costruire la nuova sede di Montevideo, l’impegno è quello di una struttura autonoma. Nel frattempo, apriremo una sede provvisoria, ho un appuntamento il 26 luglio con l’ambasciatore e con il sottosegretario Merlo per capire come renderla operativa". Ad annunciare qualcosa in più ci ha pensato come di consuetudine Ricardo Merlo, sottosegretario all’Estero e leader del Maie, principale sponsor delle vicende che riguardano il consolato uruguaiano: "Ad a agosto parte la prima fase che prevede l’ampliamento della sede consolare, che serve 130mila connazionali, ora in 15 mq: abbiamo affittato una sede di 200mq, lì vicino, che sarà attiva alla fine di agosto. Poi speriamo di avere, a fine 2019, gli adempimenti necessari per cominciare la costruzione della nuova sede, di circa 700mq, che sarà di proprietà italiana".
I grandi interessi economici in gioco non fermano il progetto del Maie avallato dalle istituzioni italiane. Strano ma non molto. Non aumentano gli impiegati ma si trovano i soldi per costruire e affittare dopo anni di abbandono. Come mai? Anche il governo del cambiamento ha fretta di tagliare qualche nastro. O bisogna far guadagnare parecchi soldini a architetti e impresa di costruzione "amici"??? Staremo a vedere...Però continuiamo a chiederci come mai si pensa di costruire un consolato senza che ci sia ancora un Console, anzi un Console Generale come prevede la legge???
Non sarebbe meglio ridarci il Console Generale prima e poi il Consolato? O tutti e due insieme? Perché costruire un ufficio senza un capo? Visto che contrariamente a quanto si dice la Farnesina ha molti soldi da impiegare per gli italiani nel mondo.... ripristino prima la figura del Consolato Generale a Montevideo E non dicano di avere pochi soldi... Visto che ne vogliono spendere circa una milionaria, o forse più... Su una spesa annuale di due milioni e726 mila 159 euro (tanto costa l'ambasciata di Montevideo come appare nel bilancio della Farnesina) come possono inficiare i circa 50mila euro da elargire per un console di carriera???
Perché lo abbiamo scritto e riscritto, la collettività italo-uruguaiana vuole prima di tutto servizi più rapidi non poltrone più comode... O meglio tutte e due, ma prima i servizi... Ma Merlo e Vignali non vogliono ascoltare... Forse a Roma credono che questa collettività sia composta da ignoranti e sprovveduti... Se ne accorgeranno... Non è una minaccia ma una promessa...
Matteo Forciniti