Continua il botta e risposta via social tra la ex ministra del Pd Maria Elena Boschi e la vicepresidente del Senato Paola Taverna, M5s. A dare il la alla querelle era stata nei giorni scorsi la deputata del Pd, che su Twitter, criticando il reddito di cittadinanza, aveva scritto: “L’ad di Fincantieri dice che mancano 6 mila ragazzi per fare lavori manuali, come il saldatore. E lui è pronto ad assumerli. Forse il governo dovrebbe concentrarsi su questo anzichè sul reddito di cittadinanza. I ragazzi hanno diritto a trovare un lavoro, non a ricevere un sussidio”.
A quel punto la senatrice penstastellata aveva replicato: “Il sistema del Reddito è già partito. Adesso ci stiamo occupando del taglio di 345 Parlamentari”. E aveva criticato direttamente Boschi: “Le consiglio di inviare il cv come saldatrice. Oppure c’è il Rdc con cui le proponiamo dei lavori, se rifiuta due volte la mandiamo nella sua Bolzano. Ci pensi!”. A quelle parole era seguita la risposta dell’ex ministro delle Riforme: “Io faccio l’avvocato. Ma non troverei nulla di male a fare il saldatore. Nella prossima legislatura credo di avere i voti per restare in Parlamento. In caso contrario farò la professione per cui ho studiato. Lei non so. Magari mandi il curriculum a suo cugino, quello dei vaccini”.
A stretto giro la replica piccata di Taverna, che, a 50 anni, si sta laureando in Scienze politiche: “Oggi ho preso il mio ultimo 30 a Sociologia dei fenomeni politici. Se vuole da ottobre può chiamarmi Dottoressa in Scienze Politiche. Ad oggi per lei sono il Vicepresidente del Senato. Io non mi preoccuperei di mio cugino piuttosto penserei a suo #padre”, ha concluso Taverna, con riferimento a Pier Luigi Boschi, il cui nome era emerso nell’ambito delle indagini sul crac di Banca Etruria, di cui il padre della ex ministra è stato vicepresidente.