Salvini, proprio lui, autentiche parole, autentici pensieri dell’uomo che presiede alla sicurezza interna degli italiani (Salvini ne è ministro) e riflessioni pubbliche del Capitano della Lega, idolo delle folle e comandante reale del governo. Salvini, proprio lui in tre atti e mezzo. Salvini atto uno: "Sono stato io a segnalare, era una delle tante minacce di morte che mi arrivano ogni giorno…i servizi segreti avevano segnalato qualcosa dall’Ucraina…abbiamo smantellato l’arsenale di qualche demente". Quindi, rivela il ministro degli Interni, quei fucili d’assalto erano per un assalto a lui stesso, Salvini. Dove l’assalto? Al Viminale dopo averlo accerchiato? Dal tetto del Senato, calandosi sul tetto del Senato mentre il ministro è in diretta facebook?
Comunque il bersaglio era Io, lo rivela Io, lo testimonia e attesta Io, lo segnala Io ed è Io che fa arrestare. Io, non avrai, non c’è altro Io fuori di me. E quanto alla congruità dell’arsenale sequestrato rispetto all’obiettivo Salvini, il missile era aria aria perché Salvini è sempre in volo una spanna sopra gli altri. Gli armati fermati prima che colpissero sono neo nazisti che hanno combattuto in Ucraina. Non è il caso di attardarsi in domande tipo perché mai i neo nazisti forgiatisi alla battaglia in Ucraina avrebbero come loro obiettivo Matteo Salvini. Che domanda! Che altro obiettivo si può avere in Italia paragonabile per grandezza e importanza? "Minacce di morte mi arrivano ogni giorno…".
Salvini atto due: "Penso di non aver mai fatto male agli ucraini". La calma degli uomini forti, la serenità che deriva dal male non fare male non temere. Lo sguardo sinceramente ingenuo dell’uomo di governo, anzi di Stato, che fa mente locale: ho mai fatto dispetto agli ucraini? No, mi pare proprio di no. È questo lo spessore della geopolitica like Salvini.
Salvini atto tre, il migliore: "Non conosco filo nazisti, sono contento quando beccano filo nazisti, filo comunisti, filo chiunque". Salvini non conosce filo nazisti (a patto qualche ultra di curva con cui si è fatta amicizia, a patto qualche piccola organizzazione politica che lo vota). Quindi i filo nazisti lo hanno messo nel mirino per…sfizio, tigna, scommessa? Comunque Salvini è contento quando li beccano i filo nazisti (però non ha chiesto stavolta né castrazione chimica, né galera subito, né butta la chiave né frontiere chiuse). Ed è contento pure quando beccano filo comunisti. E pure quando beccano i filo chiunque. E chi saranno mai questi filo chiunque? I filo-sofi? I fila-antropi? I fila-telitici? Le prime due categorie forse sì, in fondo nella prima ci stanno i professoroni e nella seconda si trova la gente alla Soros. La terza no, gli amanti dei francobolli non dovrebbero essere pericolosi. E i cine-fili, quelli che amano il cinema? In fondo sì, sono intellettuali.
Sì, l’ha detta davvero così Salvini: è contento quando beccano i filo chiunque. Non è una vignetta, un’imitazione, una satira malevola, è Salvini duro e puro, Salvini al naturale. Salvini atto tre e mezzo: che voleva dire, qual voce dal sen è fuggita a Salvini con quel filo-chiunque tutti da beccare? Salvini è stato sincero, sincerissimo: chiunque treschi o anche solo frequenti o abbia addirittura in simpatia un pensiero, un’idea del mondo, della storia, della scienza, della cultura, della civiltà stessa è un potenziale sospetto. Uno di cui esser contenti quando viene beccato dai filo nulla di cui Salvini è il Capitano.
Lucio Fero