Più di 4 italiani su 10 (42%) sui 39 milioni in viaggio per le vacanze 2019 sfidano le previsioni sul traffico e non si fanno spaventare da bollini neri o rossi. E’ quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixè sull’estate 2019 diffusa in occasione della presentazione del piano di Viabilità Italia per l'esodo estivo al Ministero dell’Interno, con il capo della Polizia Franco Gabrielli, il direttore Centrale delle Specialità della Polizia di Stato Prefetto Armando Forgione e i vertici di Anas, Aiscat e Autostrade per l'Italia.
Le strade delle vacanze quest'anno saranno contrassegnate – sottolinea Coldiretti - con 'bollino nero' la mattina di sabato 3 agosto e di sabato 10 agosto, mentre sarà bollino rosso nell'ultimo fine settimana di luglio e negli altri weekend del mese di agosto.
A motivare la scelta di chi – spiega Coldiretti - decide di partire comunque nonostante i rischi di lunghe code, soprattutto sulle autostrade, c’è spesso il fatto di poter godere solo di periodi limitati e prestabiliti di ferie, che costringono a sfruttare al massimo i giorni a disposizione.
L’86% dei vacanzieri si metterà in viaggio – sottolinea Coldiretti – verso una località del Belpaese. Sarà il mare a fare la parte del leone per 7 italiani su 10 (70%), la maggior parte dei quali si riverserà sulle autostrade della linea Adriatica e Tirrenica. Subito a seguire la montagna ma l’estate 2019 vedrà anche – precisa la Coldiretti – la ricerca di alternative meno affollate con la campagna che è scelta dall’8% dei turisti.
La spesa media destinata dagli italiani alle vacanze estive è di 779 euro per persona in aumento del 5% rispetto allo scorso anno. Un terzo degli italiani (33%) – sottolinea la Coldiretti – resterà comunque al di sotto dei 500 euro di spesa, il 42% tra i 500 ed i 1000 euro, il 18 % tra i 1000 ed i 2000 euro mentre percentuali più ridotte supereranno questo limite.
Oltre la metà degli italiani o – continua la Coldiretti – ha scelto di alloggiare in case di proprietà, di parenti e amici o in affitto, ma nella classifica delle preferenze ci sono nell’ordine anche alberghi, bed and breakfast, villaggi turistici e gli agriturismi che nelle 23mila strutture fanno segnare un aumento del 3% rispetto allo scorso anno grazie alla qualificazione e diversificazione dell’offerta, ma anche all’ottimo rapporto tra prezzi/qualità.