L’ex ministro degli Esteri britannico ed ex sindaco di Londra Boris Johnson è il nuovo leader dei Tory e nuovo premier del Regno Unito. Johnson si insedierà oggi, mercoledì 24 luglio, a Downing Street al posto della dimissionaria Theresa May. Nato a New York 55 anni fa, fervente sostenitore della Brexit, Johnson era dato per favorito e ha vinto con un’ampio margine la sfida con il suo successore al Foreign Office, Jeremy Hunt, ottenendo oltre 90mila voti contro gli oltre 40mila nel ballottaggio affidato ai 160mila iscritti del Partito Conservatore britannico.
Nel pomeriggio di oggi Johnson verrà convocato a Buckingham Palace per ricevere dalla regina Elisabetta l’incarico di formare un governo. Secondo il sistema britannico, non è previsto un voto di fiducia, salvo che a chiederlo sia il leader dell’opposizione, che in questo momento è il laburista Jeremy Corbyn. Questo scenario è rinviato presumibilmente a dopo la pausa estiva del Parlamento, visto che Westminster chiuderà i battenti giovedì 25 per riaprirli il 3 settembre. Nel suo discorso per celebrare la vittoria Johnson ha chiarito gli obiettivi del suo governo: "Attuare la Brexit, unire il Paese, sconfiggere Jeremy Corbyn".
Il neo-premier ha ribadito di voler portare a termine l’uscita del Regno dall’Unione europea "il 31 ottobre", ha parlato della necessità di "ridare energia" al Paese e al partito, di essere positivi, e ha assicurato di non aver paura "della sfida". Per il nuovo leader Tory e premier britannico sono arrivate le congratulazioni del presidente americano Donald Trump ("Sarà grande!", ha twittato) e di Theresa May, che ha promesso il proprio sostegno da deputata semplice.