"Questo è l’ordine del giorno che vorrei presentare alla direzione nazionale del Partito democratico fatto per chiarire le posizioni su M5S e unire su priorità e metodo di lavoro le varie aree". Sulle sue pagine social, all'indomani dell'apertura di Dario Franceschini ai 5 Stelle, Carlo Calenda pubblica il testo dell'ordine del giorno in vista della Direzione del partito in programma venerdì prossimo. "Spero diventi un documento unitario e per questo aspetterò per inviarlo formalmente eventuali adesioni dei membri della direzione a partire da Nicola Zingaretti, Roberto Giachetti, Lorenzo Guerini, Maurizio Martina, Paolo Gentiloni, Matteo Renzi, Graziano Delrio, Andrea Marcucci", aggiunge l'eurodeputato di Siamo europei.
Il cuore dell'Odg di Calenda è nel primo punto in cui si specifica che "Partito democratico e Movimento cinque stelle sono e rimarranno incompatibili. Ci dividono il rispetto dei valori liberal democratici, dello stato di diritto, delle istituzioni e l’idea di progresso e di società. Il M5S è un avversario politico da battere esattamente come la Lega". L'Odg premette che "il processo lanciato dal segretario Zingaretti per una 'Costituente delle idee' è valido e condivisibile" ma "non possiamo rimanere privi di un’agenda programmatica fino a novembre". Individuando "tre priorità evidenti su cui costruire immediatamente un piano per l’Italia: scuola e formazione, sanità e investimenti", l'ordine del giorno sottolinea il fatto che bisogna essere "pronti per settembre con il lancio delle proposte e la presentazione di una squadra capace di sostenerle con efficacia sui media".
Tra l'altro, il documento invoca l'istituzione di un "tavolo di confronto sul programma con le opposizioni, politiche e civiche", la "nascita di un 'governo ombra' della coalizione" e chiedere "primarie di coalizione per la scelta del candidato leader". Calenda, infine, rilancia il "coordinamento politico" del Pd con "le personalità più rilevanti del Pd": presidente, segretario, i capigruppo, i candidati alla segretaria alle ultime primarie, i tre segretari precedenti.