Il cappellino ce l’ha. I chilometri nelle gambe anche. Matteo Salvini come Forrest Gump non si ferma più. Per dirla con uno slogan: Matteo è in tour. È questo il nome del sito nato per tenere traccia dei continui spostamenti del ministro dell’Interno. Su e giù per l’Italia tra eventi pubblici, comizi, cene elettorali e feste della Lega, il ministro itinerante, com’è stato ribattezzato dagli ideatori del sito, ha già percorso 104 mila chilometri. Per l’esattezza: 104.814. Quattro volte la distanza compiuta dall’eroica impresa di Tom Hanks nel film del 1994. Ma se Forrest ha impiegato tre anni per attraversare l’America, Salvini ce ne ha messo uno solo per girare l’Italia. A tappe. Tornando anche più volte negli stessi luoghi. Paesini spesso, ma anche città fino ad allora sconosciute alle agende leghiste. Dalla fiera delle armi a Vicenza alla serata dell’Accademia amici del pizzocchero a Sondrio, dalla visita al mercato di Chieti alle cene con militanti e simpatizzanti. E ancora la fiera internazionale della sigaretta elettronica a Verona, il canile di Bari, la visita a un’azienda agricola di Scanzano Jonico, in provincia di Matera (632 abitanti).
Il ministro appare ovunque, tranne che al Viminale. Del resto, dal giorno del suo giuramento davanti al Presidente della Repubblica, Salvini ne ha fatta di strada. Stando ai chilometri percorsi, il leader leghista sta per completare il suo terzo giro del mondo. Poche però le visite all’estero: Washington, Mosca, Helsinki. Bruxelles? Del Parlamento europeo non c’è traccia negli appuntamenti segnalati sulla sua pagina ufficiale di Facebook. Il ministro preferisce senza dubbio l’Italia. Ma, a ben vedere, non tutta. In Val d’Aosta, per esempio, non si è mai visto. In compenso è tornato 20 volte a Milano, la sua città. E per ben 66 volte in Lombardia: è questa senz’altro la regione più battuta, il fortino da dove tra l’altro provengono gran parte ministri in quota Lega. Sul podio seguono, un po’ a sorpresa, Abruzzo e Lazio. E così, tra il Sud e le isole, sono ancora la Sardegna e la Basilicata le regioni preferite da Salvini. È il tramonto del vecchio slogan padano "Prima il Nord".
Lo confermano anche i dati sui suoi viaggi in provincia: Salvini è stato 24 volte a Roma, 17 a Potenza, 12 a Cagliari. Una sola a Sondrio, la provincia più leghista d’Italia. Ma come funziona "Matteo in tour"? L’idea è semplice. Il sito attinge dagli spostamenti segnalati da Salvini stesso, o meglio, dal suo potente staff della comunicazione, che non perde occasione per mostrare i suoi viaggi. Li rende pubblici sulla sua pagina Facebook, sezione eventi. "Geolocalizziamo il luogo e calcoliamo la distanza dalla tappa precedente", spiega Simone Lippolis, 42 anni, milanese, cofondatore con Carlo Zapponi di Visualize News, un collettivo di computational designer appassionati di dati che hanno creato il sito dedicato ai viaggi di Salvini. Una pagina che non è sponsorizzata da nessuna parte, che non prende soldi da schieramenti politici ed è solo un passatempo per il suoi ideatori. Lippolis tiene anche a specificare che non sono leghisti, né fan del capitano. "È il terzo progetto politico: l’anno scorso abbiamo monitorato le elezioni e in primavera abbiamo seguito quelle indiane e i media per capire come parlavano dei candidati", racconta.
"L’idea di Matteo in tour è nata dal nulla: stavamo cercando qualcos’altro da fare, in attesa delle presidenziali americane. Guardando alla politica italiana, Salvini è il personaggio più interessante, quello che si espone di più. Abbiamo notato che uno degli elementi che più spiccavano erano i suoi viaggi". Trasferte che hanno sollevato anche qualche polemica tra chi lo taccia di assenteismo (nei primi quattro mesi e mezzo del 2019 il vice premier non ha trascorso neanche 20 giorni interi al Viminale) e chi, invece, difende il ministro che ama stare tra la gente. In tour permanente. Alcune giornate del leader leghista sono particolarmente faticose. Sembra inarrestabile. Il 13 maggio, ad esempio, ha percorso in otto tappe, da Bassano del Grappa a Brembate, ben 379 chilometri. Il giorno dopo, partendo da Carpi per arrivare a Montecchio Maggiore (Vicenza), ha macinato 226 chilometri in sette tappe. I numeri sono dalla sua: "Ha una resistenza eccezionale", osserva Lippolis.
Tra gli eventi più curiosi dei suoi viaggi c’è una colazione alla gelateria di Cavalese, in Trentino. Partecipanti su Facebook: 31. Altri hanno riscosso più successo, ma hanno fatto anche discutere molto. Tra questi c’è la visita al gattile del cimitero del Verano, che aveva suscitato la reazione di Laura Boldrini. Indignandosi per l’assenza di Salvini in Parlamento, che si era rifiutato di riferire sulla vicenda Metropol, ha commentato sui social: "I gattini piacciono a tutti ma se fai il ministro, in una democrazia parlamentare, la tua priorità deve essere riferire alle camere sull’oscura vicenda dei fondi russi. Non quella di fare le dirette facebook dai gattili".
Elisabetta Invernizzi