Il fantastico mondo del calcio italiano, indebitato per 4,2 miliardi di euro, ha speso nell’ultimo calciomercato di serie A un miliardo e cento milioni. Denaro vero poco e denaro virtuale tanto fra prestiti, rateizzazioni annuali degli acquisti, plusvalenze sempre più presenti per far quadrare i bilanci delle società. La Juventus ha speso più di tutti (173 milioni), seguita da Inter (152), Roma (119), Napoli (113), Milan (109). Fra acquisti e cessioni, la Juve ha chiuso con un saldo attivo (+24,5 milioni), in negativo Inter (-105 milioni), Milan (-78,5), Napoli (-29). Con gli ultimi colpi di mercato e dopo le prime due partite di campionato azzardiamo un voto per ogni allenatore di serie A.
CONTE 7
Stipendio 11 milioni. 50 anni. 3-5-2. Già si avverte la "mano forte" per trasformare l’Inter bislacca in una squadra solida, determinata e continua. Ha avuto i giocatori che voleva. Lukaku non segnerà i gol di Icardi, ma è centravanti di sfondamento e gioca per la squadra, assist e sponde, e Alexis Sanchez (31 anni, tornato in Italia dopo otto anni, stipendio 5 milioni) può aggiungere entusiasmo e fantasia. Difesa solida alla quale si è aggiunto l’irriducibile Godin (33 anni). Centrocampo che gira attorno a Brozovic con Barella e Sensi (superlativo). Esordio brillante a San Siro (4-0 al neopromosso Lecce), partita in tono minore ma concreta a Cagliari (2-1). Alcuni bookmakers danno l’Inter prima sfidante-scudetto della Juventus (Juve 1,45; Inter 5,50; Napoli 6). In Champions, un girone con Barcellona, Borussia Dortmund e Slavia Praga da passare vincendo con i tedeschi.
MAZZARRI 7
Stipendio 2 milioni. 57 anni. 3-5-2. Da due anni e mezzo sulla panchina del Torino ha in pugno una squadra solida e compatta, quarta migliore difesa del campionato scorso (13 pareggi esterni). Eliminato dall’Europa League (pasticcio di spogliatoio con Nkoulou, distratto dal calciomercato), avrà solo il campionato da giocare e punta a una nuova qualificazione europea. Ha avuto Verdi (25 milioni dal Napoli) che gli consentirà varianti offensive (Belotti, Zaza). A punteggio pieno battendo il Sassuolo (2-1) e andando a vincere a Bergamo (3-2).
SARRI 6,5
Stipendio 6 milioni. 60 anni. 4-3-3. Frenato dalla polmonite, ha potuto allenare poco, ma la sua Juve s’è intravista nella prima ora di gioco contro il Napoli, difesa alta, pressing nella metà campo avversaria, dominio del gioco. Clamoroso calo nella ripresa, come a Parma. La squadra non è ancora pronta, ma va a punteggio pieno (1-0 a Parma, 4-3 al Napoli). Ventisei giocatori in "rosa" con i due cancellati dalla Champions (Emre Can e Mandzukic, una volta titolari), la svolta di gioco dopo Allegri (cinque scudetti) e l’"ombra" di Dybala in panchina gli rendono difficile il primo anno bianconero. Ma ha a disposizione due squadre competitive (rincalzi: Buffon, Danilo, Demiral, Rugani, Emre Can, Ramsey, Bentancur, Rabiot, Cuadrado, Bernardeschi, Dybala, Mandzukic). Pesante l’assenza di Chiellini sino a marzo dopo l’intervento al ginocchio, ma De Ligt (75 milioni) non tarderà ad integrarsi.Douglas Costa, oltre a Ronaldo, il giocatore preferito. Vuole di più da Pjanic. Ritrova Higuain, gran gol al Napoli, centravanti gradito a CR7. Dovrà soprattutto afferrare la Champions (Atletico Madrid, Bayer Leverkusen e Lokomotiv Mosca nel girone). Ha la squadra più vecchia del campionato (età media oltre 29 anni).
ANCELOTTI 6,5
Stipendio 6,5 milioni. 60 anni. 4-2-3-1. Lozano e Llorente gli ultimi colpi che aumentano le chance del Napoli in Champions. Difesa, dove è venuta meno la guida di Albiol, da registrare. Manolas e Koulibaly sono eccellenti marcatori, manca un regista d’area. È opinione diffusa che debba tornare al 4-4-2 per schierare avanti Lozano e Llorente (Milik). Pochi i due in mediana, Allan e Zielinski, il meno indicato, meglio Elmas. In un 4-3-3 sfrutterebbe meglio anche Fabian Ruiz, esterno a sinistra. Può variare da partita a partita. Bene Di Lorenzo che se l’è battuta con Ronaldo a Torino. Nessun modulo può eliminare Callejon e Insigne. Forse, torna d’attualità Mertens a sinistra. Fuochi pirotecnici a Firenze (4-3), rincorsa frenata a Torino contro la Juve dall’autogol di Koulibaly (3-4). Ci sarà nella lotta-scudetto. In Champions con Liverpool, Salisburgo e Genk può passare.
INZAGHI 6,5
Stipendio 2 milioni. 43 anni. 3-5-2. Ha la stessa Lazio dell’anno scorso più il veloce esterno di destra Lazzari. È rimasto Milinkovic-Savic, il brasiliano Lucas Leiva promette una grande stagione, l’argentino Correa ha affinato le doti di finalizzatore, Immobile deve tornare goleador (solo 15 reti nel campionato passato). Punta a guadagnare un posto per la prossima Champions. Ha stravinto a Genova contro la Sampdoria (3-0), ha pareggiato nel derby con la Roma (1-1). In Europa League con Celtic, Rennes e Cluj.
CORINI 6 Stipendio 500mila euro. 49 anni. 4-3-1-2. Ha riportato il Brescia in A e ha Balotelli (che potrà schierare alla quinta giornata contro la Juventus), Matri, Ayè, Romulo, in porta il danese Joronen. Può giocarsela per la permanenza in serie A. Ha cominciato con due trasferte vincendo a Cagliari (1-0), perdendo a San Siro col Milan (0-1).
D’AVERSA 6
Stipendio 450mila euro. 44 anni. 4-3-3. Gervinho gli consente un contropiede fulminante, Roberto Inglese promette gol, Karamoh un’efficace spinta a destra. Darmian, dal Manchester United, arrivo dell’ultima ora. Il suo Parma ha debuttato in casa contro la Juventus (0-1), mettendo alle corde la squadra bianconera nel secondo tempo, ha stravinto a Udine (3-1).
MIHAJLOVIC 6
Stipendio 1,5 milioni. 50 anni. 4-2-3-1. Il suo spirito guerriero spingerà il Bologna a un grande campionato dopo la strepitosa salvezza dell’anno scorso con otto vittorie nelle ultime 17 partite sostituendo Filippo Inzaghi. Il centrocampista cileno Medel, 32 anni, ex Inter, è giunto a rafforzare la fase difensiva. Orsolini è il suo giovane asso, di rincalzo il danese Andreas Skov Olsen, 19 anni. Il regista è Soriano. Inizio incoraggiante: 1-1 a Verona, 1-0 alla Spal dopo avere sprecato numerose occasioni.
DE ZERBI 6
Stipendio un milione. 40 anni. 4-3-3. Undici acquisti, undici cessioni per il suo intraprendente Sassuolo che ha rinforzato l’attacco col centravanti Caputo preso dall’Empoli (7,5 milioni) e con Defrel in prestito dalla Roma. Per la difesa è arrivato Chiriches in prestito dal Napoli per 2,5 milioni. Ha perso Sensi (all’Inter per 25 milioni), Lirola, Demiral (alla Juve per 18 milioni). La stella-stellina resta Berardi (già una tripletta alla Samp) largo sulla destra. Ha perso al debutto sul campo del Torino (1-2), ha poi strapazzato la Sampdoria (4-1).
GIAMPAOLO 5,5
Stipendio 2 milioni. 52 anni. 4-3-1-2. Vuole dare un gioco al Milan, la squadra più giovane del campionato (età media 24 anni), impresa non da poco. Alla ricerca del modulo migliore per avere da Suso il rendimento maggiore, non più dietro le due punte, ma a destra, virando su un 4-3-3. Gli stanno mancando i gol di Piatek, deve ambientarsi l’attaccante brasiliano Leao (35 milioni dal Lilla), è arrivato il centravanti croato Rebic in prestito dall’Eintracht Francoforte con un passato italiano poco brillante alla Fiorentina e al Verona. Bennacer (15 milioni dall’Empoli) in cabina di regia, Paquetà la mezz’ala ideale, difesa ritoccata con Duarte giunto dal Flamengo (11 milioni) e Theo Hernandez (20 milioni dal Real Madrid). È rimasto Donnaruma. Fuori dalle coppe europee. Inizio incerto.
FONSECA 5,5
Stipendio 2,5 milioni. 46 anni. Portoghese. 4-3-3. Giunge alla Roma dopo tre anni in Ucraina allo Shakhtar Donetz e deve rilanciare la squadra giallorossa dopo le delusioni e la gazzarra della stagione scorsa. Dalla coda del mercato ha avuto Mikhitaryan, l’armeno in evidenza giovedì contro l’Italia, in prestito dall’Arsenal, centrocampista geniale ma poco continuo, Kalinic in prestito dall’Atletico Madrid (due stagioni alla Fiorentina e una al Milan poco esaltanti) e, per rafforzare la difesa, Smalling (30 anni, 1,93) in prestito dal Manchester United e Zappacosta in prestito dal Chelsea. La Roma non ha ancora equilibrio (formidabile in attacco con Dzeko e Zaniolo, fragile in difesa) in attesa di vedere il migliore Veretout a centrocampo. Rimontato tre volte dal Genoa all’Olimpico (3-3), rimontato dalla Lazio (1-1). In Europa League con Borussia Moenchengladbach, i turchi del Basaksehir e gli austriaci del Wolfsberg.
GASPERINI 5,5
Stipendio 2,2 milioni. 61 anni. 3-4-1-2. L’impegno in Champions (con Manchester City, Shakhtar e Dinamo Zagabria) potrebbe risultare stressante per la sua Atalanta non ancora al massimo e in giro per i campi, lo stadio bergamasco è in rifacimento. Contro il Torino ha giocato a Parma, farà la Champions a San Siro. Inizio con difficoltà. Vittorioso a Ferrara sulla Spal (3-2), sorpreso dal Torino (2-3).
ANDREAZZOLI 5,5
Stipendio 700mila euro. 65 anni. 3-5-2. Buon inizio del suo Genoa. Brillante pareggio all’Olimpico con la Roma (3-3), vittoria sulla Fiorentina a Marassi (2-1). Pinamonti è il nuovo centravanti, mediana rivoluzionata con Saponara, l’olandese Schoene e Barreca.
MARAN 5
Stipendio 800mila euro. 56 anni. 4-3-1-2. Perde Pavoletti per sette mesi, operato a Innsbruck nella stessa clinica dove è stato operato Chiellini, rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro. Arriva Simeone dalla Fiorentina per 15 milioni. Ma ha un buon Cagliari con Nainggolan, Rog e il forte centrocampista uruguayano Nandez dal Boca Juniors per 18 milioni. A zero punti nonostante il doppio inizio casalingo: 0-1 dal Brescia, 1-2 dall’Inter.
MONTELLA 5
Stipendio 1,5 milioni. 45 anni. 4-3-3. La sua Fiorentina è la seconda squadra più giovane del campionato (età media 25 anni). È rimasto Chiesa, che appare scontento (voleva la Juve) e squadra molto rinnovata: Lirola, Dalbert, Caceres, Pulgar, Badelj, Boateng, Ribery, l’algerino Ghezzal dal Leicester e, sorpresa finale, l’attaccante brasiliano Pedro, 22 anni, per 18 milioni dal Fluminense, punta centrale fisicamente forte, eccellente nel gioco aereo. Inizio a ruote sgonfie: 3-4 in casa col Napoli, 1-2 a Marassi col Genoa.
LIVERANI 4,5
Stipendio 500mila euro. 43 anni. 4-3-1-2. In tre anni porta il Lecce dalla serie C alla serie A. Colpo finale, l’acquisto di Babacar con Lapadula in attacco. Lotta dura per non retrocedere. Esordio a San Siro (0-4 dall’Inter) e sconfitta casalinga col Verona (0-1) in un anticipato spareggio-salvezza.
SEMPLICI 4,5
Stipendio 400mila euro. 52 anni. 3-5- 2. Dovrà guidare la Spal per la salvezza. Petagna e Floccari gli arcieri all’attacco, D’Alessandro e Di Francesco sulle ali per volare. A zero punti dopo due partite: cade in casa contro l’Atalanta (2-3), perde a Bologna (0-1).
TUDOR 4,5
Stipendio 300mila euro. 41 anni. 3-4-2- 1. Ha ripreso la guida dell’Udinese a marzo per l’impresa-salvezza. Doppio avvio casalingo: batte il Milan (1-0), cede di schianto al Parma (1-3).
JURIC 4,5
Stipendio 250mila euro. 44 anni. 3-4-2-1. Sulla panchina del Verona tornato in serie A. Impresa salvezza. Buon inizio: 1-1 casalingo col Bologna, 1-0 a Lecce.
DI FRANCESCO 4
Stipendio 1,8 milioni. 49 anni. 4-3-3. Sta incontrando alla Sampdoria le stesse difficoltà incontrate a Roma. Annata pericolosa iniziata con due sconfitte pesanti: 0-3 in casa contro la Lazio, 1-4 sul campo del Sassuolo. Atmosfera poco serena con la proprietà della società in bilico fra Massimo Ferrero e il gruppo capeggiato da Vialli.
Mimmo Carratelli