Louis Navaresio, avvocato e giornalista argentino, figlio di un italiano, ha ricevuto il titolo onorifico di Cavaliere dell'Ordine della Stella d'Italia. Si tratta di una onorificenza istituita nel 2011, concessa dal Presidente della Repubblica su proposta del Ministero degli Affari Esteri destinata a coloro che si sono distinti nella promozione dell'Italia e dei suoi legami con gli altri Paesi.
Navaresio ha ricevuto l'onorificenza per il lavoro svolto come conduttore radiofonico e televisivo come ambasciatore della cultura italiana in Argentina. In occasione della premiazione, qualche giorno dopo, Navaresio è stato protagonista anche di un incontro, avvenuto nella sede dell'Ambasciata d'Italia a Buenos Aires, dal titolo 'Essere italiano. essere giornalista' alla quale ha preso parte anche l'ambasciatore Giuseppe Manzo. "La cosa più importante per essere un giornalista - così si è presentato Novaresio - è la curiosità che è molto diversa dal dubbio. Non c'è nessun giornalista che valga la pena di vedere se non è curioso, però di una curiosità patologica, vorace".
Novaresio rappresenta la prima generazione italo-argentina, infatti è figlio di un emigrante italiano che lasciò il Paese nel 1948, imbarcandosi si una nave che partiva dal porto di Genova. Adesso, settant'anni dopo, ecco questa onorificenza che Novaresio ha accolto in maniera unica. "È stato una sorpresa - ha ammesso - non sapevo nemmeno di che cosa si trattasse. Quando l'ho saputo mi sono emozionato fino alle lacrime. Io rappresento la prima generazione degli emigranti, mio padre era un emigrante, venne in Argentina con mia zia, mio zio, mio nonno e mia nonna. E quando mi è stato comunicato che avrei ricevuto questa onorificenza dallo stato italiano devo essere sincero che l'ho sentita come un riconoscimento alla storia di tutta la mia famiglia, piuttosto che qualche cosa di personale. La cultura italiana è stata presente in me fin dagli inizi a Rosario, dove sono nato, nella scuola, negli usi e costumi della mia casa".