Per ottenere 100 grammi di proteine ricavate da carne bovina vengono emessi fino a 105 kg di CO2eq e utilizzati 370 mq di terreno. Per raggiungere lo stesso ammontare proteico, ma con i legumi, secondo uno studio dell'università di Oxford si producono solo 0,3 kg di CO2 eq (comprensivi del ciclo di lavorazione, imballaggio e trasporto) e si utilizza solo 1 mq di terreno. Allevamenti, acquacoltura, uova e latticini impiegano l’83% delle terre coltivate del mondo, ma forniscono solo il 37% delle proteine e il 18% delle calorie. La produzione di alimenti di origine alimentare pesa sui cambiamenti climatici, tanto che anche l'Ipcc nei suoi ultimi rapporti annovera la riduzione del consumo di cibi di origine animale tra le soluzioni da mettere in atto, e anche la campagna "Act Now" dell’Onu spinge in questo senso, per combattere il climate change a partire dalla tavola.
Lo ricorda anche la Lav che da più di 10 anni organizza campagne specifiche e dedica al tema il sito www.cambiamenu. it, e per la quale "è ormai chiaro a tutti come sia indispensabile modificare le scelte alimentari, con un deciso cambio di rotta verso l’allontanamento da fonti proteiche che distruggono il Pianeta e ne stanno ipotecando seriamente il futuro". Per questo, la Lav rivolge delle specifiche richieste al premier Conte e ai ministri di Ambiente, Salute e Politiche agricole. A partire dallo stop ai sussidi pubblici alla zootecnia: "chiediamo al ministro Costa - fa sapere la Lav - di prevedere nel Decreto Legge sui per il contrasto dei cambiamenti climatici e la promozione dell'economia verde (articolo 6 'riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi') un taglio a incentivi, agevolazioni, finanziamenti agevolati, esenzioni da tributi che favoriscono la zootecnia".
Seconda richiesta, misure di forte vantaggio fiscale per le proteine vegetali rispetto a quelle animali: "La tassa sui prodotti inquinanti deve includere anche una tassazione sulla carne e, al contrario, gli alimenti 'virtuosi' e di impatto ecologico contenuto, non devono essere disincentivati, ma ne deve essere favorito e promosso il consumo". Policy per gli appalti della ristorazione in favore di alimenti di origine vegetale: "Gli aspetti di Green Public Procurement, gli acquisti 'verdi' della Pubblica amministrazione, devono comprendere anche elementi di Veg Public Procurement, in modo da incentivare anche in situazioni di ristorazione collettiva l’introduzione di piani alimentari meno inquinanti". Infine, includere le emissioni del settore zootecnico nei target di riduzione di emissioni di gas serra.