Mi nombre completo es Oscar Montaldo Podesta. Vivo en Montevideo – Uruguay. De acuerdo a los datos q poseo mi abuelo paterno Santiago Montaldo Maffei era nacido en Finale Pia y Finale Marina, Provincia de Savona-Genova. Agradezco la información que puedan brindarme o si se requiere adicional. Oscar Montaldo
Caro Oscar, ho consultato lo stato civile italiano relativo a Finale Pia e Finale Marina che è on line dal 1866 al 1901, lei stesso lo può vedere sul sito Antenati http://dl.antenati.san.beniculturali.it/v/Archivio+di+Stato+di+Savona/Stato+civile+italiano/Finale+Pia/ Nati/ ma non c’è nessun Santiago Montaldo, tuttavia c’è un Giacomo Montaldo. Per quanto riguarda il cognome della bisnonna (madre del nonno), Maffei si trova presente in entrambi i comuni Finale Pia e Finale Marina. Lei avrebbe dovuto dirmi il nome certo del nonno che non è Santiago considerato che non è un nome italiano, e la data approssimativa di nascita (nell’atto di morte viene registrato l’anno di nascita o gli anni che aveva quando è morto).
Per quanto riguarda il cognome, è caratteristico del Piemonte e della Liguria, presenta ceppi principali a Torino e Genova, ceppi secondari nel cagliaritano, cognome di origine toponomastica, deriva da un soprannome originato da uno dei seguenti toponimi tipici del Piemonte: Montaldo Bormida, comune in provincia di Alessandria; Montaldo di Mondovì e Montaldo Roero in provincia di Cuneo; Montaldo Scarampi in provincia di Asti e Montaldo Torinese, comune in provincia di Torino: sono tutti probabili luoghi d'origine dei capostipiti. Lo storico Olivieri ritiene che i toponimi Montaldo abbiano avuto origine dal nome di persona germanico Aldo, mentre, in realtà, è da collegare alla posizione geografica: il nome del paese deriva infatti dal latino mons altus, "monte alto".
Il cognome Montaldo è diffuso con 493 famiglie in Italia; ce ne sono 211 in Liguria, 193 in Piemonte, 30 in Sardegna, 14 in Lombardia, 13 in Campania, 10 nel Lazio, 5 in Emilia-Romagna, 4 in Molise, 3 in Toscana, in Puglia e in Veneto, 2 in Umbria, 1 in Trentino Alto Adige ed in Basilicata. Fra le famiglie storiche è da ricordare che dal castello omonimo, oltre il Giogo, presso Gavi, di cui erano signori, Corrado vendette la sua parte di signoria al Comune di Genova nel 1279, Guglielmo capitano di galera contro i Pisani, 1291, due anni avanti fabbricò la prima campana che fu posta sulla Torre di Palazzo. Paolo ambasciatore al Papa 1340 e al re di Francia 1342, Leonardo, figlio di detto Paolo, è stato console di Caffa, 1357, ambasciatore al re d'Aragona, 1359; comandante delle galee genovesi in servigio dell'imperatore di Costantinopoli, 1362, dal quale riceve in dono la celebre Immagine Edessena (S. Sudario); ambasciatore a Torino, per la pace con Venezia, conclusa a mediazione del Conte Verde, 1381; eletto doge nel 1383, muore in dignità l'anno appresso, legando la detta Immagine alla chiesa di S. Bartolomeo degli Armeni, dove tuttora si custodisce in grande venerazione. Paolo primogenito di Leonardo, capitano di 3 galee, combatté valorosamente contro i Mori nel 1398.
Fra i decorati al Valor Militare dell’Esercito ricordiamo: Agostino (1918 Medaglia di Bronzo), Alfonso (1942 Croce di Guerra al Valor Militare), Amedeo (1938 Croce di Guerra al Valor Militare), Carmine (1919 Medaglia di Bronzo), Edoardo (1922 Medaglia di Bronzo e 1921 Medaglia di Bronzo), Felice (1937 Medaglia di Bronzo), Francesco (1946 Medaglia di Bronzo), Giacomo (1902 Medaglia d'Argento), Giovanni (1951 Croce di Guerra al Valor Militare), Giovanni Battista (1925 Croce di Guerra al Valor Militare), Giuseppe (1929 Medaglia di Bronzo), Leonardo Pasquale (1978 Croce di Guerra al Valor Militare), Pasquale (1949 Croce di Guerra al Valor Militare), Secondo (1862 Medaglia d'Argento), Tommaso (1937 Medaglia di Bronzo).
Fra i personaggi di rilievo ricordiamo: Antonio Montaldo (Asti, 1368 – Genova, 25 luglio 1398) fu il 14º e il 18º doge della Repubblica di Genova. Figlio di Leonardo Montaldo (decimo doge della Repubblica di Genova dall'aprile del 1383 al giugno del 1384) e Bartolomea Ardimenti, gli storici concordano che fu Asti la sua città natale dove la famiglia Montaldo, in fuga da Genova dopo il fallito colpo di Stato contro il doge Gabriele Adorno, trovò rifugio alla corte dei Visconti. Solamente nel 1371 con la nomina del nuovo doge Domenico Fregoso tutti i componenti della famiglia poterono far ritorno nel capoluogo genovese. La sua vita cambiò radicalmente in età adolescenziale quando, nel 1384, alla morte per pestilenza del padre Leonardo, si trovò ad affrontare quale primogenito gli affari di famiglia e le responsabilità politiche. A sua madre e alla sua famiglia furono però concessi dal doge Antoniotto Adorno (successore del padre) privilegi quali una pensione annua di 200 fiorini d'oro e le rendite fiscali provenienti dal territorio di Gavi (terra natia dei Montaldo), agevolazioni che verranno poi rinunciate da Antonio Montaldo nel 1391.
Degno di nota è pure Giuliano Montaldo (Genova, 22 febbraio 1930) un regista, sceneggiatore e attore italiano. Dopo alcune esperienze come attore (Achtung! Banditi!, 1952, e Cronache di poveri amanti, 1954, entrambi di Carlo Lizzani), esordì come regista con Tiro al piccione (1961) e proseguì con Una bella grinta (1965), ma ottenne successo con produzioni meno impegnate. Affrontò poi una trilogia spettacolare sul potere: Gott mit uns (1970), Sacco e Vanzetti (1971) e Giordano Bruno (1973), rispettivamente sul potere militare, giudiziario e religioso. Con L'Agnese va a morire (1976) tornò al tema della Resistenza, passando poi a esperienze televisive con Circuito chiuso (1978), il colossale Marco Polo (1982) e altri lavori sperimentali sul sistema ad alta definizione. Nel 2007 ha ricevuto il Ciak di Corallo alla carriera dell'Ischia Film Festival e nel 2010 il Premio Federico Fellini 8½ per l'eccellenza artistica al Bif&st di Bari, mentre nel 2018 il David di Donatello per il miglior attore non protagonista per la sua interpretazione in Tutto quello che vuoi (2017) di Francesco Bruni.
Pier Felice degli Uberti
Presidente Istituto Araldico Genealogico Italiano