Buongiorno Signor degli Uberti, le escribo soy nieto de Lorenzo Ceschi Sta Croce Pioda. Qisiera saber su relacion d parentesco con Giovanni B. Ceschi Sta Croce Conte di Cavedine. Tante Grazie Julio Ceschi
Caro Julio, la ringrazio per aver chiesto quale relazione esiste fra lei e Giovanni Battista Ceschi a Santa Croce, ma senza sapere i dati specifici del suo ramo non è possibile rispondere, esistono molte omonomie fra i Ceschi a Santa Croce. Per quanto riguarda il cognome Ceschi, deriva dall'aferesi di diminutivi del nome Francesco. Tracce di questa cognominizzazione si trovano nel 1500 a Riva del Garda (TN) negli atti di una causa tra un certo Bartolomeo Gomberti e Francesco Ceschini di Gargnano (BS), e verso la fine del 1500 si trovano atti di un notaio Francesco Ceschini di Cologna (BZ). Il cognome Ceschi è tipico veronese. Oggi in Italia ci sono 291 famiglie Ceschi diffuse in 86 comuni.
Nelle regioni italiane il cognome è così presente: 163 in Veneto, 48 in Trentino Alto Adige, 23 in Emilia-Romagna, 19 in Piemonte, 13 nel Lazio, 12 in Lombardia, 6 in Liguria, 3 in Friuli Venezia Giulia, 2 in Toscana, 1 nelle Marche ed Umbria. La famiglia storica Ceschi a Santa Croce ottenne dall’imperatore Rodolfo II, con diploma dato a Praga il 4 aprile 1605, che Giovanni Battista Ceschi di Santa Croce, con i suoi discendenti d’ambo i sessi, fossero nominati cavalieri aurati del Sacro Romano Impero. In questo diploma viene ricordata e confermata una precedente concessione del 1325 di Federico III della nobiltà del Sacro Romano Impero agli antenati del predetto; e l’imperatore Carlo VI con altro diploma del 14 ottobre 1723, confermava i titoli precedenti a Girolamo Armenio, mentre con successivo diploma 15 marzo 1734, lo stesso imperatore concedeva al suddetto Girolamo Armenio ed al genero Giuseppe Benedetto, pure Ceschi di Santa Croce, il titolo di barone del Sacro Romano Impero (per maschi e femmine).
Quali discendenti diretti, ebbero il riconoscimento dei titoli con decreto presidente del Consiglio dei Ministri del 20 maggio 1927: Antonio Raimondo, nato a Borgo Valsugana, il 22 maggio 1852, figlio di Antonio e di Augusta contessa di Spaur, sposato ad Innsbruck il 1° novembre 1890 con Giulia Einem; da cui: 1) Carolina, nata ad Innsbruck, il 24 giugno 1891; 2) Augusta, nata a Borgo Valsugana, il 10 agosto 1892; 3) con riconoscimento del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 aprile 1927 Giuseppe Romedio, nato a Maja Alta, il 15 dicembre 1894; 4) Pio Antonio, nato a Borgo Valsugana, il 21 giugno 1903.
Un personaggio di grande importanza fu Fra' Giovanni Battista Ceschi a Santa Croce, conte di Cavedine (Trento, 1827 - Roma, 24 gennaio 1905) che fu luogotenente e poi principe e gran maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta. Nel 1871 venne scelto come successore di fra' Alessandro Borgia alla carica di luogotenente del magisterio (governatore dell'Ordine) fino a quando papa Leone XIII approvò la nomina a grande maestro dell'Ordine di Malta il 28 marzo 1879. Fu quindi il primo grande maestro dopo oltre settanta anni di luogotenenza dovuta ai problemi riscontrati dall'Ordine nei suoi spostamenti; ormai dal 1834 l'Ordine era stabilmente situato a Roma e da circa 10 anni la sua sede godeva del diritto di extraterritorialità. Durante il suo magistero Ceschi avviò la creazione di associazioni nazionali dei laici (senza professi cavalieri).
Altro personaggio rilevante fu Leopoldo Ceschi (1918-2010), figlio del Conte Giovanni e della Principessa Luise Windisch-Grätz, nato a Haasbach, il 4 ottobre 1950 a Montegalda sposa la Marchesa Maria Teresa (Mimina) Roi. Vive la maggior parte della sua vita a Vicenza. Molte delle vicende più importanti nascono nella Villa di San Bastiano, dimora un tempo della famiglia Fogazzaro di cui la famiglia Roi è diretta discendente; la villa fu bombardata dagli inglesi nella seconda guerra mondiale e ristrutturata con grande amore e continue attenzioni da Leo e Mimina. Un matrimonio durato più di 60 anni e dal quale nascono sei figli: Federico Antonio, Alessandro Veriand "Alec", Giovanni Battista "Nanni", attuale Presidente Nazionale del S.A.I., Barbara, Gian Clemente e Maria Ludovica. Leo Ceschi fu uomo di sport, pilota automobilistico, forte sciatore. Nel 1945, assieme agli amici Babini, Nasi, Palchetti, Crivelli e Corsi difese i colori italiani in Svizzera.
Pier Felice degli Uberti
Presidente Istituto Araldico Genealogico Italiano