Si sollevano polemiche in Uruguay in vista dei due prossimi appuntamenti: da una parte la commemorazione dei caduti dall’altra quella dei defunti che si inseriscono entrambi nell’ennesima diatriba tra l’Ambasciata e il Comites da tempo ormai in pessimi rapporti. La vicenda si è iniziata con l’intervento -come da consuetudine- dell’ambasciatore Gianni Piccato che ha inviato una lettera ai rappresentanti della comunità italiana su entrambi gli avvenimenti e che suonava un po’ come un ordine o almeno questa è stata l’interpretazione che ne hanno fatto i diretti interessati durante l’ultima seduta che si è svolta la settimana scorsa.
Oltre ai toni gentili di facciata, l’ambasciatore Piccato ha accompagnato il testo allegando anche un comunicato già inviato alle associazioni sulla celebrazione della giornata in ricordo delle vittime della guerra anticipata di qualche giorno. Seguendo la tendenza degli ultimi tre anni, il programma stabilito per prevede una messa presso il monumento ai caduti all’interno dell’Ospedale Italiano di Montevideo venerdì primo novembre alle ore 18:30. Il Comites aderisce a questa iniziativa insieme all’Ancri (Associazione Nazionale ex Combattenti e Reduci di Guerra).
A questo appuntamento seguirà poi quello che organizzerà il Comites sabato 2 novembre in occasione della commemorazione dei defunti che avrà una messa alle ore 11 presso il pantheon italiano del cimitero del Buceo. Intervenuta durante il dibattito, la consigliere Filomena Narducci si è soffermata in particolar modo su quest’ultimo punto: "Negli ultimi trent’anni il Comites ha sempre fatto qualcosa per il ricordo dei defunti in genere nella domenica più vicina. Il comunicato dell’ambasciatore Piccato è stato scritto molto male perché l’iniziativa, nel rispetto della tradizione, nasce dal Comites e non dall’Ambasciata che se vuole partecipa. Mi auguro che prima di lasciare l’Uruguay l’ambasciatore riconosca l’esistenza di un Comites".
Matteo Forciniti