Dopo Whirlpool, un altro gruppo straniero annuncia l'addio all'Italia. Troppa incertezza sul futuro del diesel, la Mahle - multinazionale tedesca - fa sapere che i pistoni per i motori a gasolio li produrrà (a basso costo) in paesi come Polonia, Turchia o al massimo Spagna. Una bruttissima notizia per i 450 lavoratori degli stabilimenti di La Loggia e Saluzzo, in Piemonte, che si sono radunati in mattinata davanti alla sede dell'Unione Industriale a Torino.
Speravano che dall'incontro in programma tra sindacati e rappresentanti dell'azienda emergesse la volontà di andare avanti comunque, magari con un piano B che prevedesse qualche sacrificio in attesa di tempi migliori. Invece l'azienda ha comunicato ufficialmente che l'unico piano previsto è la chiusura degli stabilimenti e la fuga - dorata - verso altri paesi.
La colpa? Delle crociate contro il diesel, secondo i vertici Mahle. "Ci si attende purtroppo che questa situazione deteriori ulteriormente a causa della mutata direzione strategica delle case automobilistiche europee. Il trend negativo e generalizzato, in particolare per i motori diesel, sta inoltre ulteriormente aggravando la situazione", si legge in una nota aziendale. Risultato? Circa 450 lavoratori destinati alla disoccupazione. Un'altra brutta gatta da pelare per il governo Conte bis, visto che la "cura reddito di cittadinanza" non sembra poter funzionare.